Una lapide al cimitero delle Porte Sante per celebrare i 60 anni della Repubblica e la Liberazione di Firenze
Una lapide in terracotta antica, in ricordo della proclamazione della Repubblica e dell'elezione dell'Assemblea Costituente, sarà scoperta l'11 agosto dall'assessore alla toponomastica Eugenio Giani, ai piedi del campanile di San Miniato, al cimitero delle Porte Sante. Lo scoprimento della lapide cade nel giorno del 62° anniversario della Liberazione di Firenze e il luogo non è casuale: il campanile di San Miniato fu infatti luogo dell'eroica difesa popolare della Repubblica di Firenze durante l'assedio delle truppe imperiali del 1529. Un esempio di coscienza civile e valore della libertà della patria contro l'oppressione straniera e della partecipazione democratica alla gestione della cosa pubblica."Questa celebrazione sottolinea l'assessore Giani intende collegare simbolicamente due momenti fondamentali della storia di Firenze: la perdita della libertà della Repubblica Fiorentina che durò appena tre anni dal 1527 al 1530, e in altra epoca il riacquistare la libertà quell'11 agosto del 1944 quando Firenze si liberò dal nazifascismo e insediò la sua prima giunta comunale democratica presieduta da Gaetano Pieraccini"."Celebrando i 60 anni della Repubblica il popolo di Firenze volge lo sguardo a questo campanile che il genio di Michelangelo rese invitto presidio della libertà repubblicana durante l'assedio del 1529-30". Questo il testo della lapide (di dimensioni 84cmx80), che è stata donata dalla ditta Cestenoli che produce terrecotte d'arte toscana lavorate a mano."Questa iniziativa, che nasce da una collaborazione con l'assessorato alle politiche sociali aggiunge l'assessore Giani è un primo passo per costruire nei cimiteri uno spazio sociale, dove i cittadini potranno condividere l'affetto verso tutti quelli che ci hanno lasciati e ritrovare i sentimenti di appartenenza che legano una comunità e la fanno muovere verso il futuro. Il cimitero quindi non come città dei morti', ma luogo della comunità dove viene riaffermato l'affetto che continua".Oltre allo scoprimento della lapide, la cerimonia prevede il saluto padre Bernardo Maria della comunità Monastica e la lettura di brani di Mario Luzi, Giorgio La Pira e testi della Resistenza in Toscana a cura di Paolo Bussagli e del coro drammatico "Renato Condoleo" e commento musicale di Claudia Bombardella. Al termine della cerimonia, cocomero per tutti gli intervenuti offerto dalla Mercafir.(fd)