Indulto, Bosi (FI) «Che farà il Comune per i detenuti che usciranno da Sollicciano?»

Che iniziative intende assumere il Comune nei confronti dei detenuti che hanno beneficiato dell'indulto? Il quesito lo ha posto, in una interrogazione al sindaco, il consigliere di Forza italia Enrico Bosi.«Il provvedimento varato dal governo Prodi –scrive l'esponente del centrodestra – sarà una benedizione per i carcerati ma sicuramente un pericolo per i cittadini e un salasso per il Comune su cui ricadranno tutti i costi sociali del reinserimento degli ex carcerati. Da Sollicciano usciranno, fra uomini e donne, oltre quattrocento detenuti e molti di coloro che stanno per lasciare il luogo di pena sono extracomunitari senza casa e senza lavoro, senza alcun punto di riferimento, se si escludono le cattive compagnie. Peraltro la legge Mastella non ha previsto i fondi necessari per la casa, i corsi di formazione e la ricerca di un lavoro per chi torna in libertà».Per questo Bosi vuole sapere «se l'amministrazione comunale ha previsto, d'intesa con la Caritas, le associazioni di volontariato e la Società della Salute, un piano di assistenza sanitaria, corsi di formazione e la ricerca di una casa per chi è beneficiato dall'indulto e di conseguenza "libero" per la strada»; «quali sono i costi di un'operazione del genere e se verranno penalizzate attività assistenziali, ugualmente o forse ancor più importanti, che riguardano i cittadini fiorentini». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:INTERROGAZIONEOggetto: interroga il Sindaco per avere notizie in merito alle iniziative che il Comune intende assumere nei confronti dei detenuti che hanno beneficiato dell'indultoIl sottoscritto Consigliere Comunale,premesso che l'indulto varato dal governo Prodi sarà una benedizione per i carcerati ma sicuramente un pericolo per i cittadini e un salasso per il Comune su cui ricadranno tutti i costi sociali del reinserimento degli ex carcerati;considerato che dal carcere fiorentino di Sollicciano usciranno, fra uomini e donne, oltre quattrocento detenuti;rilevato che molti di quelli che stanno per lasciare il luogo di pena ( si parla di circa 50 al giorno) sono extracomunitari senza casa e senza lavoro, senza alcun punto di riferimento, se si escludono le cattive compagnie;appreso che la legge Mastella non ha previsto i fondi necessari per la casa, i corsi di formazione e la ricerca di un lavoro per chi torna in libertàINTERROGA IL SINDACOPer sapere se l'Amministrazione comunale ha previsto, d'intesa con la Caritas, le associazioni di volontariato e la Società della Salute, un piano di assistenza sanitaria, corsi di formazione e la ricerca di una casa per chi è beneficiato dall'indulto e di conseguenza "libero" per la strada;per conoscere i costi di un'operazione del genere e se verranno penalizzate attività assistenziali, ugualmente o forse ancor più importanti, che riguardano i cittadini fiorentini.Enrico BosiFirenze, 1 agosto 2006