Rimborsi Ici del 1995, interrogazione di Bosi (FI)

Una interrogazione «sul mancato invio, da parte dell'amministrazione comunale, dei rimborsi ICI del 1995 ad alcune categorie di aventi diritto» è stata presentata dal consigliere di Forza Italia Enrico Bosi.«L'amministrazione comunale, in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato del 23 maggio 2003 - si ricorda nell'interrogazione - ha provveduto ad inviare agli aventi diritto una serie di avvisi di rimborso dell'ICI versata nel 1995. L'invio delle lettere, pur con tutto il tempo disponibile a partire dalla data della sentenza, è cominciato solo da qualche mese nel corso del 2006».«L'operazione - prosegue Bosi - ha riguardato solo una parte dei contribuenti, con avvisi recapitati solo a taluni contitolari dell'obbligo tributario e non agli altri, appartenenti al medesimo nucleo familiare, e per di più nell'imminenza della scadenza di pagamento dell'acconto. Alcuni cittadini hanno segnalato che sarebbero esclusi dal rimborso coloro che hanno cambiato residenza da qualche anno e i defunti, anche contitolari del tributo».«Se rispondenti al vero - sottolinea il consigliere di Forza Italia - le segnalazioni configurano una vera e propria inadempienza ad obblighi giurisdizionali e che comunque creano difficoltà nel pagamento del tributo per l'anno 2006 nell'incertezza dell'arrivo o meno degli avvisi di rimborso con possibilità di detrazione dall'importo del tributo».Bosi vuole sapere «se rispondono al vero le segnalazioni di mancato invio degli avvisi di rimborso dell'ICI '95 ai contribuenti che hanno cambiato indirizzo o sono nel frattempo deceduti anche se contitolari dell'imposizione»; «cosa intenda fare l'amministrazione per garantire il rimborso anche a queste categorie di contribuenti»; «i motivi del ritardo di tre anni dalla data della sentenza nell'adempimento di quanto da essa disposto»; «i costi di tutta l'operazione». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:INTERROGAZIONEOggetto: Per avere informazioni sul mancato invio, da parte dell'Amministrazione comunale, dei rimborsi ICI del 1995 ad alcune categorie di aventi diritto.Proponente: Bosi (F.I.)Venuto a conoscenza che l'Amministrazione comunale, in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato n. 2782 del 23 maggio 2003, ha provveduto ad inviare agli aventi diritto una serie di avvisi di rimborso dell'ICI versata nel 1995;Appreso che l'invio delle lettere, pur con tutto il tempo disponibile a partire dalla data della sentenza, è cominciato solo da qualche mese nel corso del 2006;Appreso altresì dai mezzi di informazione e da alcuni cittadini che l'invio degli avvisi ha riguardato solo una parte dei contribuenti, con avvisi recapitati solo a taluni contitolari dell'obbligo tributario e non agli altri (appartenenti al medesimo nucleo familiare) e per di più nell'imminenza della scadenza di pagamento dell'acconto;Segnalato da alcuni cittadini che sembrano esclusi dal rimborso coloro che hanno cambiato residenza da qualche anno e i defunti (anche contitolari del tributo);Rilevato che, se rispondenti al vero, le segnalazioni configurano una vera e propria inadempienza ad obblighi giurisdizionali e che comunque creano difficoltà nel pagamento del tributo per l'anno 2006 nell'incertezza dell'arrivo o meno degli avvisi di rimborso con possibilità di detrazione dall'importo del tributoInterroga il Sindaco per sapereSe rispondono al vero le segnalazioni di mancato invio degli avvisi di rimborso dell'ICI '95 ai contribuenti che hanno cambiato indirizzo o sono nel frattempo deceduti anche se contitolari dell'imposizione;Cosa intenda fare l'A. C. per garantire il rimborso anche a queste categorie di contribuenti nei modi e nei tempi atti ad assicurarlo agli aventi diritto ed agli eventuali eredi;Per conoscere i motivi del ritardo di tre (3) anni dalla data della sentenza nell'adempimento di quanto da essa disposto;Per conoscere nel dettaglio i costi di tutta l'operazione (spese legali, spedizione postale ed interessi legali maturati nei tredici (13) anni trascorsi).Questa la risposta dell'assessore al bilancio Tea Albini:Prot. n. 1247Firenze, 26 luglio 2006Al Consigliere ComunaleEnrico Bosie p.c. Al Presidente del Consiglio ComunaleEros CruccoliniAlla Commissione Consiliare n. 1A tutti i Capigruppo ConsiliariLORO SEDIOggetto: interrogazione n. 410/06 "per avere informazioni sul mancato invio, da parte dell'Amministrazione Comunale, dei rimborsi ICI del 1995 ad alcune categorie di aventi diritto".In riferimento all'interrogazione di cui in oggetto si precisa quanto segue.La rideterminazione dell'aliquota ICI per l'anno 1995 è stata disposta dalla Giunta Comunale (con deliberazione 2005/G/854 del 06.12.2005) in attuazione del disposto della sentenza del Consiglio di Stato n. 2782 del 23.05.2003. L'adempimento a quanto disposto da tale sentenza è avvenuto solo tre anni dopo in quanto conseguente alla successiva pronuncia dello stesso giudice in sede di ottemperanza, avvenuta il 5 ottobre 2005 (sent. n. 5321, Sez. V). Conseguentemente gli atti conformativi al giudicato e le attività d'ufficio connesse non hanno potuto che essere successive. Non trattasi quindi di un vero e proprio ritardo per inerzia, ma l'Amministrazione ha cercato durante tale periodo di individuare, anche tramite il coinvolgimento della controparte, un'ipotesi di metodologia di adempimento - vista la molteplicità di soluzioni offerte dalla sentenza – che potesse essere esaustiva.Ciò premesso, si deve rilevare che gli uffici, per attuare quanto indicato nella deliberazione sopra indicata hanno dovuto rivedere la posizione contributiva di tutti coloro che erano contribuenti ICI nel 1995 effettuando per gli stessi il ricalcolo dell'imposta effettivamente dovuta. Il lavoro riguarda un'ingente massa di dati relativa a circa 180.000 soggetti che, per quanto possibile, è stato condotto con metodologie informatizzate. Ciò ha prodotto la spedizione da gennaio a maggio del corrente anno, in più lotti successivi, delle lettere di comunicazione dell'importo rimborsato a oltre il 90% dei contribuenti, in tempo utile perché gli stessi potessero, ove possibile, detrarre la quota dall'ICI dovuta in acconto per il 2006.L'elaborazione dei dati di cui sopra ha altresì evidenziato l'esistenza di una quota di posizioni contributive per le quali non è stato possibile produrre in modo automatico il rimborso a causa della presenza di anomalie riguardanti i dati relativi ai contribuenti interessati. Tali anomalie, che sono di varia natura, pur senza scendere nello specifico sono però nella maggior parte riconducibili a difetti nella dichiarazione ICI: in parte si tratta della totale mancanza di dichiarazione ICI per omissione da parte del contribuente; in parte provengono da errori di compilazione commessi dai soggetti stessi; in parte dalla non corretta o mancata registrazione dei dati dichiarativi. Per quest'ultima ipotesi, a mero titolo di esempio, va considerato che le dichiarazioni iniziali ICI (da presentarsi nel 1993) furono registrate dal Ministero delle Finanze senza tenere conto dei dati relativi ai contitolari che quindi, ai fini ICI, non risultano inclusi nella banca dati trasmessa ai comuni. In gran parte tali posizioni sono già state bonificate dagli uffici e continuano ad esserlo costantemente, ma una piccola parte risulta ancora da regolarizzare. Questa è l'anomalia che attualmente produce il maggiore impatto, essendo quindi accaduto che uno dei comproprietari (il denunciante) abbia ricevuto la lettera diversamente dagli altri.È evidente che tutte queste difficoltà di elaborazione impongono una più approfondita verifica con lavorazione manuale da parte degli operatori, che implica necessariamente tempi più lunghi. Ad ogni modo gli uffici si sono organizzati per poter assicurare l'invio della lettera di comunicazione del rimborso ai contribuenti ancora mancanti in tempo utile per il versamento del saldo a dicembre sia a seguito di verifiche d'ufficio che a seguito di segnalazioni da parte dei contribuenti.Relativamente ai deceduti, gli stessi naturalmente non possono essere intestatari del rimborso.È stato quindi previsto un sistema di "recupero" per gli eredi i quali a tale scopo possono presentare apposita domanda. Gli uffici hanno approntato allo scopo apposita modulistica.Entro dicembre, poi, verranno verificati nuovamente gli indirizzi delle lettere che sono state restituite al mittente per valutare se vi siano gli estremi e le condizioni per procedere ad un nuovo invio presso un indirizzo diverso.Quanto ai costi, si deve distinguere fra le spese necessarie all'elaborazione ed invio delle lettere di rimborso e il minor gettito ICI 2006 derivante dai rimborsi stessi.Relativamente ai primi, per le spese di stampa, imbustamento e spedizione è prevista una spesa di circa € 100.000,00.Quanto ai secondi sarà possibile quantificarli solo dopo il versamento del saldo, quando verranno effettuate le verifiche complessive sui versamenti e verranno emessi appositi atti di rendicontazione, così come previsto nella determinazione dirigenziale n. 601/2006 in attuazione della delibera di Giunta sopra richiamata, con la quale sono stati stanziati circa € 2,3 mln.Cordiali saluti.Tea Albini