Progetto "Liberaci dalle spine 2006". Domani una delegazione di Firenze andrà in Sicilia per incontrare i ragazzi toscani che lavorano contro la mafia
I ragazzi toscani, impegnati in Sicilia, a Canicattì, nelle cooperative sociali "Placido Rizzotto" e "Lavor e non solo", domani riceveranno la visita dell'assessore al lavoro del Comune di Firenze Riccardo Nencini, del segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze Alessio Gramolati, del segretario del SILP per la CGIL di Firenze Pierluciano Mennonna e di Maurizio Pascucci, portavoce di Libera Toscana e coordinatore del progetto.Il campo di lavoro è dedicato al giudice Rosario Livatino e vi operano 38 dei 174 giovani volontari toscani che partecipano al progetto "Liberarci dalle spine 2006".La delegazione fiorentina incontrerà anche il nuovo sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, eletto a giugno dopo che la città era stata commissariata per le presunte infiltrazioni mafiose e raccoglierà le testimonianze dei ragazzi che lavorano nelle cooperative. L'assessore Nencini consegnerà al sindaco Corbo, il Lingottino d'argento della città di Firenze."La mafia si combatte partendo dalle radici, dai giovani che rappresentano il futuro del Paese ed il nostro viaggio in Sicilia vuole portare non solo un saluto a chi combatte la mafia ma condividere anche lo spirito con il quale le Pubbliche Amministrazioni si stanno adoperando per fare prevalere la legalità e lo Stato di diritto ha commentato l'assessore Riccardo Nencini . Il nuovo sindaco di Canicattì avrà innanzitutto questo compito e la memoria della giovane Rita è un monito per ricordare che chi combatte la mafia e cerca di sottrarsi ai suoi tentacoli, non può essere lasciato solo".La delegazione porterà il saluto dei soggetti firmatari del "Patto per la legalità": la Camera del Lavoro di Firenze, l'Arci Firenze, la Banca Etica, l'Unicoop Firenze, il Teatro del Sale, Libera, la Fondazione Caponnetto e del Comune di Firenze.Domani a Canicattì ci saranno anche due "fiorentini" un po' speciali: Giusto e Libero, due cani del Canile Comunale di Firenze, regalati a primavera dai firmatari del "Patto per la legalità" alle cooperative siciliane.In serata, l'assessore Riccardo Nencini parteciperà ad una tavola rotonda insieme al sindaco di Canicattì ed a Rita Borsellino, in ricordo di Rita Atria, nell'anniversario della sua morte avvenuta il 26 luglio 1992. La ragazza si suicidò a 18 anni dopo l'attentato in via D'Amelio in cui fu ucciso Paolo Borsellino, con il quale aveva collaborato, sottraendosi ai comandi della mafia."Borsellino sei morto per ciò in cui credevi, ma io senza di te sono morta" aveva scritto nel suo diario subito dopo la strage mafiosa. (uc)