Bosi (FI): «La mia "poltrona" in commissione cultura a disposizione dei compagni»
Questo il testo dell'intervento del consigliere di Forza Italia Enrico Bosi:«Sono molto rattristato che questo Consiglio comunale, che dovrebbe portare parole di pacificazione, si ritrovi oggi a discutere della revoca dell'intitolazione ad Arrigo Serpieri di una strada nel quartiere universitario. Decisione questa, lo voglio ricordare con forza, presa dal rettore Augusto Marinelli (allievo dello stesso Serpieri), consenziente il Senato Accademico dell'Università di Firenze e approvata, nella scorsa legislatura, dalla Giunta DomeniciUn fatto grave che dimostra ancora una volta come la faziosità della sinistra fiorentina abbia raggiunto livelli insopportabili, mascherandosi dietro le solite argomentazioni sull'antifascismo, condannando tout court personaggi di assoluto rilievo storico e culturale che si sono trovati in tante occasioni ad operare difficili scelte che certamente non condividevano nel profondo del loro animo.Voglio ricordare che quando si trattò di fare il giuramento di fedeltà al fascismo solo 12 professori, su 1250, ebbero il coraggio di esprimere un dissenso. Fra coloro che giurarono, voglio ricordare alcuni nomi che compaiono su toponimi di varie città d'Italia: Adolfo Omodeo, Piero Calamandrei, Federico Chabod, Guido De Ruggero, Arturo Carlo Jemolo, etc.Possiamo dire altrettanto dell'attuale Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che nel 1956, esaltava, in nome della difesa del socialismo, come intervento di libertà, la feroce repressione sovietica contro i patrioti ungheresi che difendevano i loro diritti e il desiderio di una patria sovrana ed indipendente?Paradossalmente, applicando lo stesso criterio che alcuni miei colleghi vorrebbero adottare per un giudizio sommario su Serpieri, qualcuno, non certo io, potrebbe proporre al Parlamento di revocare la nomina alla massima carica dello Stato di Napolitano, che io non ho mai sentito ripudiare quelli affermazioni.Sulla richiesta della sinistra di intitolare una strada alle vittime delle leggi razziali, non ho nulla da eccepire, anzi sono felicissimo di condividere la proposta. Io so personalmente, per esperienze familiari, cosa hanno rappresentato le leggi razziali visto che due miei nonni sono morti ad Auschwitz.Ma non posso tollerare questa vergognosa caccia alle streghe su tutto quello che è stato fatto nel Ventennio attraverso un revisionismo storico improvvisato e negatore di verità.Per questo ritengo inutile ricordare ancora una volta i meriti acquisiti da Serpieri con la propria opera ed il proprio pensiero, cosa che ho già espresso sulla stampa cittadina e durante i lavori della Quinta Commissione Consiliare. Commissione nella quale si è creato un increscioso clima di tensione, alimentato da prese di posizione estremiste (vedasi il caso Gentile, i caduti di Nassirya, le dimissioni del Presidente della Commissione Toponomastica Luciano Artusi), che mi costringe a rassegnare le dimissioni da vice-Presidente della medesima.In tal modo potrò consentire, d'accordo con gli altri colleghi del Polo, a questa Sinistra intollerante di occupare un'ennesima poltrona secondo il bell'esempio, già offerto recentemente, per le alte cariche dello Stato».(fn)