Nocentini: «Modificare il testo unico degli enti locali per valorizzare le assemblee elettive»
Questo il testo della presidente commissione affari istituzionali Anna Nocentini:«Abbiamo scosso il Consiglio comunale con la comunicazione sugli articoli dello statuto non ancora attuati. Assumendo come premessa la valorizzazione dell'assemblea elettiva, principio che intendiamo sostenere con altri Comuni per un contributo alla modifica del testo unico degli enti locali e sul quale si è incentrato il recente incontro con il Presidente della Camera, abbiamo svolto la verifica sull'attuazione dello statuto individuando tre filoni: la relazione del Consiglio comunale con l'esecutivo, con il governo allargato, con i cittadini.L'esecutivo è stato richiamato ad una tempestiva informazione al Consiglio sulle scelte per il governo e lo sviluppo del territorio attraverso accordi di programma stipulati con altri enti; nello stesso tempo abbiamo chiesto il rispetto del regolamento sulla finanza di progetto informando il consiglio sulle fasi di realizzazione di opere importanti.Nel governo allargato della città, attraverso la gestione dei servizi di competenza del comune, il consiglio potrà usufruire di più diretta collaborazione con il difensore civico, ma gli dovrà essere garantito anche tutta la strumentazione necessaria per esercitare la funzione di controllo; questo diventerà elemento essenziale anche per la valutazione di merito, non esclusa quella sulle forme di gestione più adeguate all'erogazione di ciascun servizio: questione assolutamente presente in tutti i livelli della politica e alla quale riteniamo che la città debba poter dare il proprio contributo.Nel rapporto con i cittadini, che passa anche attraverso una più efficace forma di democrazia istituzionale presente sul territorio, si dovranno attivare forme non occasionali di relazione e individuare il livello minimo indispensabile di condivisione delle scelte.Nello scarno ma significativo dibattito che ne è seguito, nel totale disinteresse dell'opposizione di destra, abbiamo colto la soddisfazione per l'assoluta novità di questo passaggio che valorizza l'assemblea elettiva, ma allo stesso tempo la anacronistica rigidità su proposte di confronto e discussione che laicamente abbiamo avanzato, quasi che il gruppo di maggioranza dovesse svolgere una funzione di difesa d'ufficio dell'esistente piuttosto che affermare e impegnarsi per costruire l'equilibrio fra gli organi, Giunta e Consiglio, come fase di consolidamento della democrazia e del valore del mandato elettorale.La discussione sui servizi pubblici locali e le forme di gestione attraversa il Paese, dal recente disegno di legge Lanzillotta alle tesi della CGIL e segnatamente della Funzione Pubblica, per arrivare al Parlamento Europeo e a molti Municipi in Francia, Germania ecc.; ritenersi estranei a questa discussione, sottrarsi a questo terreno di confronto politico segna debolezza di progettualità da una parte e arroccamento su posizioni consolidate dall'altra, tutte cose che non condividiamo».(fn)