Fondazione Palazzo Strozzi, Toccafondi (FI): «C'è bisogno di pragmatismo e realismo»

Questo il testo dell'intervento di Gabriele Toccafondi, vicecapogruppo di Forza Italia:«Pragmatismo e realismo, condivido pienamente le parole del presidente Lorenzo Bini Smaghi. Di questo abbiamo bisogno. Non posso che dirmi favorevole ad un soggetto che a livello locale, aggiungendosi e non sostituendosi a vari soggetti privati, sia volano per l'economia cittadina. Se questo soggetto funziona, a trovarne giovamento sarà la città e non solo sotto l'aspetto economico. Ma fino ad oggi niente è funzionato. E di ciò che non ha funzionato chiediamo ancora una volta che qualcuno se ne assuma le responsabilità.Non mi sembra utopia sperare che un ente che funziona in questo campo nella nostra città possa attrarre 300.000 visitatori l'anno considerato che la sola mostra su Botticelli risultò avere 306mila visitatori. Un risultato che dette fiducia alla città, contribuendo ad un indotto di circa 60milioni di euro, un utile netto per Firenze Mostre per 1,8milioni di euro, un concreto contributo alle attività turistiche, ma anche per settori dell'artigianato poiché collateralmente alla mostra, fu allestito in Palazzo Strozzi un fortunato giftshop di vari manufatti oltre agli oltre 15.000 cataloghi ufficiali della mostra venduti nel boookshop. Questi sono gli esempi che vogliamo (o i 690mila visitatori della mostra del 2000 per Giotto all'Accademia) non quelli di mostre come "Donna Donne" che presentava un deficit già in fase previsionale di 50mila euro, Folon, mostra di punta del 2005, che da maggio a ottobre 2005 registrò 25mila presenze risultando al 71° posto delle mostre più viste in Italia più visitate, una mostra sponsorizzata da privati per circa 360mila euro e alla quale il Comune di Firenze versò un contributo di 15mila euro. La mostra "Collezioni del '900" nel 2005 visitata da 8.242 persone per un incasso di 16mila euro circa, ed il Comune spese 140mila euro di allestimenti e 59mila euro per la gestione, per un totale di 199mila euro, La mostra "Perù, tremila anni di capolavori", fatta a Firenze culla del Rinascimenti, del 2004 con 50mila visitatori. Ed in ultimo la mostra "capolavori dall'antica Nigeria" del 2005, di cui non conosco ma immagino il risultato finale.Di queste scelte qualcuno ha chiesto scusa? Dei deficit conseguenti qualcuno ha pagato almeno politicamente? Figurarsi che la società che ha gestito questo è stata "trasformata" segno eloquente della decisione di proseguimento non di distacco.Quindi non posso che dirmi favorevole ad un soggetto che porti benessere, ma chiedo che chi ha gestito anche politicamente questa realtà fino ad oggi si prenda le proprie responsabilità e chi è chiamato a gestire adesso la Fondazione sia chiaro sull'aspetto programmatico e finanziario. Queste 22 pagine non bastano, occorre un piano artistico con dati e date certe e un relativo piano economico e finanziario aziendale. Altrimenti ritorneremo ad una società che doveva portare ricchezza a Firenze e che in quattro anni ne ha chiesti oltre 4milioni di euro».(fn)