Ataf, De Zordo e Pieri: «Comuni incapaci di 'fare sistema', smettano di colpire viaggiatori e lavoratori»
«Un'azienda fondamentale per la città come Ataf deve essere amministrata per il bene dei viaggiatori e dei lavoratori. Per questo pare assurdo che i Comuni azionisti disattendano l'accordo prefettizio del 27 gennaio scorso che prevedeva misure importanti per il risanamento complessivo dell'azienda». E' quanto hanno dichiarato Ornella De Zordo (Unaltracittà/Unaltromondo) e Leonardo Pieri (Rifondazione Comunista»«La denuncia dei sindacati sullo stato attuale del servizio hanno rilevato i due consiglieri - è condivisibile e getta una luce inquietante sulla capacità di governance degli amministratori e dei comuni azionisti. Il capitale sociale sta per essere abbattuto di circa 7,5 milioni di euro; i km percorsi aumentano ma con essi i guasti e i ritardi: l'80% delle corse ha un ritardo di circa 10 minuti. Molte delle corse programmate saltano perché manca il personale. A rimetterci sono gli utenti che aspettano oltre il dovuto alle fermate per poi riprodurre verso l'esterno un immaginario di inefficienza e di incapacità da parte di Ataf a fare il proprio mestiere. Con l'aggravante che il costo del servizio per i passeggeri e sempre più caro».«Altro dato allarmante hanno aggiunto - è il continuo ricorso alle esternalizzazioni e ai contratti precari e flessibili. Sempre i sindacati comunicano cifre allarmanti: nel solo mese di giugno si è ricorso per 31 volte a traini di bus guasti con società terze anziché utilizzare gli operai interni ad Ataf. Sul fronte della sicurezza aumentano i risparmi per la manutenzione e vengono ignorate le denunce dei lavoratori sul piano della tutela della salute sul posto di lavoro. Del fallimento delle busvie trattiamo in un altra comunicazione»«Un servizio pubblico fondamentale per la città quale è quello fornito da Ataf hanno concluso De Zordo e Pieri - viene danneggiato se, come è accaduto, non si realizzano i punti dell'accordo del gennaio scorso. Si sta dimostrando l'incapacità di 'fare sistema' ad iniziare dal piano di coordinamento delle aziende della mobilità e dalla regolamentazione del piano della sosta per il carico e lo scarico delle merci in città. E tutto questo mentre la giunta comunale continua a parlare di rilancio del trasporto pubblico locale». (fn)