Vicenda Fiorentina, pronto l'esposto di Massimo Pieri, Giocoli e Bosi (FI) sulle anticipazioni della Gazzetta dello Sport
E' pronto e sarà consegnato in questi giorni alla procura di Roma l'esposto-denuncia sulla presunta violazione della camera di consiglio della Caf, la corte d'appello federale che venerdì scorso ha emesso la prima sentenza nel processo a "calciopoli". L'esposto porta la firma di tre consiglieri di Forza Italia: Massimo Pieri, Bianca Maria Giocoli ed Enrico Bosi.«Lo scorso 14 luglio scrivono i tre consiglieri - il quotidiano la Gazzetta dello Sport ha di fatto anticipato il dispositivo della sentenza del processo di primo grado. Nei due giorni precedenti tale quotidiano ha riportato un resoconto particolareggiato sullo svolgimento della camera di consiglio della Caf. Le indiscrezioni riportate dalla Gazzetta e da un suo giornalista durante una trasmissione televisiva sul processo in corso sono state quasi integralmente confermate dalla sentenza emessa il giorno successivo».Nell'esposto si rileva che «il fatto, se confermato, sarebbe da ritenersi gravemente lesivo dei principi di segretezza che debbono informare i lavori in camera di consiglio dell'organo giudicante, sostanziando l'ipotesi della violazione delle disposizioni sul segreto d'ufficio, ipotesi che potrebbe già di per sé determinare l'annullamento del processo sportivo e dunque della sentenza emessa».«Inoltre proseguono i tre consiglieri si sarebbero lesi gravemente i diritti di correttezza e probità, specie se si considerano le ripercussioni sui mercati borsistici e sull'opinione pubblica, già oggetto di pesanti condizionamenti determinati dallo svolgimento dei fatti incriminati e dalla pubblicazione e diffusione delle cosiddette "intercettazioni ambientali"».«La stessa Federazione Giuoco Calcio non è ufficialmente intervenuta si sottolinea nell'esposto consentendo di fatto la circolazione incontrollata di notizie che in varia misura la riguardano e la coinvolgono».Per questo Pieri, Giocoli e Bosi chiedono alla procura di Roma che, «sulla base della documentazione prodotta e degli accertamenti vorrà disporre sia verificato quanto esposto e, nel caso in cui siano ravvisati reati, si proceda in merito». (fn)