Fondazione Palazzo Strozzi. Toccafondi e Bosi (FI): «Ma il Comune ha ancora un ruolo?»
«C'è da chiedersi se il Comune di Firenze abbia ancora un ruolo nella Fondazione Palazzo Strozzi dopo avere ascoltato e letto la presentazione da parte della Fondazione stessa, del documento di programmazione per il triennio 200672008». E' quanto hanno dichiarato il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi e il consigliere Enrico Bosi.«A marzo hanno ricordato i due esponenti del centrodestra la maggioranza, durante l'approvazione della delibera di trasformazione da Firenze Mostre SpA a Fondazione, approvò un ordine del giorno che durante la presentazione del documento di programmazione del triennio 2006/2008 della Fondazione, non è stato preso in considerazione. L'ordine del giorno parlava chiaro e chiedeva che fosse stabilito da subito un metodo di indirizzo e controllo che vedesse gli enti pubblici definire chiare linee di indirizzo, consentendo di svolgere funzioni di verifica sull'effettiva ed efficace aderenza a tali indirizzi da parte della fondazione stessa. Ad oggi tali metodi di indirizzo e controllo non si vedono, almeno che non si voglia far passare il documento di programmazione di 20 pagine di schemi, presentato pochi giorni fa come metodo di indirizzo. Per non parlare poi del ruolo degli enti pubblici che erano del tutto assenti durante la presentazione del documento».«Quel documento hanno aggiunto parlava anche di vigilanza sull'attività del consiglio di amministrazione affinché questa prestasse attenzione agli aspetti gestionali ed organizzativi. Ed in effetti vi sono novità sugli aspetti gestionali, e come leggiamo nel documento di programmazione, la Fondazione ha un fabbisogno di circa 3milioni di euro con un costo fisso di funzionamento di 900mila euro, con una copertura dei costi da richiedere ai soci, quindi anche Comune e Provincia, pari a 1/2 milioni di euro. Una mancanza di collaborazione tra Fondazione e soci pubblici che culmina con la presentazione del documento di programmazione, lunedì 24 luglio, nell'ultima riunione del consiglio comunale. Un annuncio letto sui giornali, dopo la presentazione del documento della Fondazione, e non comunicato ai consiglieri da parte del presidente del consiglio».«Infine hanno concluso Toccafondi e Bosi vogliamo ricordare che la mostra evento del 2007, come si legge dal documento, dedicata a Cezanne, ha già avuto un precedente, anche se in formato ridotto, che si è tenuta a Bergamo dal 22 marzo al 3 luglio 2005. All'Accademia Carrara sono stati presentati quattordici lavori del grande artista francese che costituiscono un nucleo fondamentale del patrimonio del Musèe de L'Orangerie. Fra questi il "Pranzo campestre" del 1873-1875, "Nel Parco di Chateau Noir" del 1878-1900, passando per le celebri nature morte degli anni Ottanta, fino ai ritratti della signora Cezanne sempre degli stessi anni. Una mostra che ha registrato 88.000 presenze in tre mesi.Quindi la mostra di Firenze non sarà una novità assoluta per il mercato delle grandi esposizioni d'arte». (fn)