Tav, lettera aperta di Rifondazione a "la Repubblica"
Questo il testo della lettera aperta inviata "la Repubblica" dopo il forum organizzato dal quotidiano per fare il punto sullo stato di avanzamento dell'Alta Velocità:«Al forum su questo annoso e dilaniante argomento non è stato invitato nessuno che esprimesse parere diverso. Forse l'informazione sarebbe stata più esaustiva, e non di parte, e anche più stimolante.Nel merito. Ricordo che l'allora Sindaco Primicerio, determinò la rottura con Rifondazione Comunista proprio sul sottoattraversamento di Firenze. Le ipotesi allo studio erano allora quattro, di cui due rimandavano al sottoattraversamento lungo, ossia da incisa oltre Firenze. Tanti anni sono passati, potevamo davvero puntare alla soluzione migliore e definitiva, piuttosto che a questo "pasticcio". L'artefice fu il Sindaco di allora, non stupisce che sostenga ancora oggi quelle posizioni. Niente di nuovo.E' del tutto strumentale motivare l'indispensabilità del sottoattraversamento corto in nome ad un servizio ferroviario metropolitano e regionale cadenzato ogni cinque minuti: gli investimenti sarebbero così tali e tanti da non poter quantificarne e prevederne nemmeno una degna copertura.Ma qualora, da l cappello del prestigiatore, potessero uscire quelle risorse (ma chi crede ancora nella magia?) si deve ricordare che il sottoattraversamento non risolve la strozzatura da Rovezzano a Campo di Marte: ossia il problema rimarrà ancora in una tratta ferroviaria metropolitana, pregiudicando così i famosi sogni di un treno ogni cinque minuti!Nel merito del progetto di sottoattraversamento, la nuova stazione sarà un gioiello troppo costoso, inutile, assolutamente non funzionale alle stragrande maggioranza dei viaggiatori. Il tunnel sotterraneo provocherà danni nella fase di realizzazione e a regime; una diga sotterranea che stravolgerà i delicati equilibri della falda e del costruito sovrastante. Infine, i treni più silenziosi andranno sotto e i rumorosi treni di trasporto merci rimarranno in superficie!Seconda questione: E' pensabile che Firenze possa sopportare per ancora tanti anni le varie fasi di cantiere, (Tramvia e sottoattraversamento) e che invece la priorità obbligatoria non sia quella di anticipare il riassetto del trasporto su gomma, e l'interscambio gomma/ferro/tramvia. A fronte dei tempi e della scarsità di risorse oggi vanno poste con convinzione le priorità strutturali e infrastrutturali, ossia un cronogramma diverso.Infine, terza questione. E' evidente che questa immane spesa per la realizzazione del sottoattraversamento, è destinata a pochi chilometri e a una esigua minoranza di viaggiatori.Il trasporto ferroviario e metropolitano è la sfida che dobbiamo realizzare per uscire dal grave inquinamento atmosferico che ammala l'aria e le persone delle nostre città. Usciti da Firenze, le tratte ferroviarie su cui rimettere mano sono molte e tutte indispensabili se vogliamo davvero che il trasporto pubblico diventi il principale vettore della mobilità.Perché non facciamo la quantificazione puntuale di tutti gli interventi necessari le tante tratte ferroviarie toscane ad un solo binario da potenziare assolutamente - e alla luce di questa analisi valutando investimenti/tempi di realizzazione/risultati attesi/bacini di utenti serviti stabiliamo il cronogramma delle priorità. Le poche risorse devono essere concentrate su queste tratte, che servono la stragrande maggioranza degli utenti!Siamo convinti che sulle priorità di interesse generale, potremmo superare divisioni che oggi ci sembrano solo "ideologiche".Monica Sgherri,capogruppo Rifondazione Comunista. S.E., Regione ToscanaAnna Nocentini, capogruppo Rifondazione Comunista. S.E Comune di FirenzeSandro Targetti, capogruppo Rifondazione Comunista. S.E Provincia di Firenze»(fn)