Calciopoli, Formigli e Nardella (DS): «Inopportuno parlare di ritorsioni a carico della Figc»
Questo il testo dell'intervento del capogruppo dei DS Alberto Formigli e del consigliere Dario Nardella:«Utilizzare la grande vittoria della Nazionale ai Mondiali come pretesto per giustificare anche in modo velato una ipotetica amnistia dei reati connessi ai recenti scandali del calcio italiano sarebbe un atto grave che cancellerebbe l'alto valore sportivo della stessa vittoria degli azzurri e getterebbe un'ombra sulla politica italiana e sugli organi preposti al governo del calcio. Proprio in questa fase delicata è invece giusto, come peraltro richiesto dagli stessi calciatori, pretendere che la giustizia sportiva continui a muoversi con correttezza e valutando con attenzione tutti gli elementi a carico e a discolpa dei soggetti e delle società chiamate a giudizio.In questo quadro delicato non ci sembra opportuno che un'Amministrazione Comunale prospetti ritorsioni a carico della Figc annunciando azioni amministrative come l'introduzione di canoni per l'utilizzazione dei campi di calcio di proprietà comunale.Rispetto a ciò da lato non è comprensibile la motivazione che consenta attualmente l'utilizzazione gratuita dei campi da parte della Figc e dall'altro se questa ipotesi comporti un aggravio di costi per le società sportive presenti nel nostro territorio, che certo non possono essere rese responsabili dell'operato della Figc. Questi annunci non solo spostano i termini di una vicenda dai pesanti risvolti giudiziari su un piano politico facendo ritenere possibile una sorta di "accordo" parallelo allo sviluppo della giustizia sportiva, ma contribuisce in generale ad alzare ulteriormente la tensione nell'opinione pubblico, quando al contrario, si richiede compostezza, senso delle istituzioni e fiducia nella giustizia.La pretesa di un processo giusto e l'importanza per la nostra città di avere una squadra di calcio che milita nella massima divisione è connaturata alla fiducia per le istituzioni e sarebbe grave non solo instillare il dubbio di scorrettezze e incompetenze del giudice sportivo, ma anche confondere il piano di una vicenda giudiziaria, che si poggia sul confronto tra accusa e difesa, con il rapporto tra un Comune e l'associazionismo sportivo cittadino di riferimento».(fn)