Assemblee elettive, Amato, Bosi, Pieri e Toccafondi (FI): Rivedere la normativa sugli enti locali. Varare uno statuto delle opposizioni»
"No al bavaglio delle democrazie", "Bertinotti attento!! Ti stai Cruccolinizzando", "No agli ex-terroristi nelle assemblee elettive". Questi alcuni dei cartelli esposti stamattina dal capogruppo di Forza Italia Pietro Paolo Amato e dai consiglieri Enrico Bosi, Massino Pieri e Gabriele Toccafondi. La protesta dei forzisti ha interrotto l'intervento del presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini durante il convegno che lui stesso ha promosso in Palazzo Vecchio sul ruolo delle assemblee elettive ed al quale ha partecipato anche il presidente della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti.«Questo convegno ha spiegato il capogruppo di Forza Italia Amato nega proprio la parola agli eletti nelle assemblee elettive, imbavagliando così l'opposizione e riducendolo ad una passerella di regime. La verità ha aggiunto l'esponente del centrodestra è che questo convegno non serve ad affrontare il ruolo istituzionale delle assemblee elettive, ma semplicemente ad esaltare il ruolo politico di "pontiere" svolto da Cruccolini tra Rifondazione Comunista e la locale maggioranza di centrosinistra».«Sapevamo già da due settimane che il presidente Bertinotti sarebbe venuto a Firenze per discutere delle assemblee elettive alla presenza del consiglio comunale ha precisato il vicecapogruppo Toccafondi, raccontando l'antefatto della protesta di oggi ma solo una settimana fa siamo venuti a sapere che in realtà l'incontro non sarebbe avvenuto durante una delle sedute del consiglio comunale. Dunque avrebbero potuto parlare solo alcune persone, senza la garanzia di un vero dialogo. Abbiamo scritto a Cruccolini - ha detto Gabriele Toccafondi - chiedendo una modifica del programma per poter dire la nostra. Il presidente ci ha risposto che questo non sarebbe stato possibile per motivi di tempo».«Stupisce ha denunciato Massimo Pieri - che la commissione consiliare per gli affari istituzionali, in questo mandato presieduta da Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista, non si sia battuta per organizzare un consiglio aperto su questo tema. La differenza tra democrazia e regime ha sottolineato il consigliere di Forza Italia è la presenza delle cosiddette minoranze; quella di oggi è stata di fatto una prova tecnica di regime».«Quante volte il sindaco ha partecipato ai consigli comunali? si chiede il consigliere Bosi - la sua scarsa presenza è una mancanza di rispetto per eletti ed elettori».«Da un punto di vista istituzionale ha ribadito il capogruppo di Forza Italia è gravissimo che si parli del ruolo delle assemblee elettive senza coinvolgere l'opposizione. Piuttosto per riaffermare il ruolo delle assemblee elettive occorre rivedere la normativa sugli enti locali e sull'elezione diretta del sindaco, ripristinando gli istituti del controllo amministrativo, della responsabilità giuridica e, soprattutto, di quella politica».«Chiediamo inoltre ha aggiunto Amato - uno statuto delle opposizioni. Inoltre la valorizzazione del ruolo delle assemblee elettive passa anche dall'assunzione di comportamenti improntati all'etica pubblica. Per questo chiediamo anche al presidente Bertinotti di intervenire sull'ex terrorista di prima Linea, Sergio D'Elia, che proprio qui a Firenze, si macchiò dell'omicidio di un agente di polizia, per invitarlo a rassegnare le dimissioni da Segretario della Presidenza della Camera dei Deputati». (fn)