Multe e ausiliari della Firenze Parcheggi, Checcucci (AN): «Dalla giunta l'ennesima ipocrisia amministrativa»

«E' l'ennesima ipocrisia amministrativa di una giunta che per far cassa alla Firenze Parcheggi si inventa una delibera in barba alla sentenza della Cassazione e ad una circolare della prefettura». Così la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci commenta l'atto con il quale la giunta ha stipulato un nuovo protocollo di intesa con Firenze parcheggi «che permetterà a 12 nuovi addetti di muoversi nelle zone sa sosta controllata e cultura tutti, compresi quelli che parcheggiano negli spazi bianchi destinati ai residenti o sui marciapiedi o i altri divieti di sosta»«Si tratta di una plateale forzatura – ha aggiunto l'esponente del centrodestra - la gravità di questa decisione è resa ancora più evidente dal fatto che non si è nemmeno valutata l'opportunità di attendere il pronunciamento della corte dei conti: la procura regionale deve ancora decidere le eventuali citazioni a giudizio dopo l'invio, lo scorso maggio, dei 17 inviti a dedurre ad altrettanti tra assessori e dirigenti di Palazzo Vecchio. La magistratura contabile contesta il cambiamento del costo del rimborso, avvenuto nel 2002, per ogni multa "correttamente elevata" dagli ausiliari del traffico in organico alla spa a maggioranza pubblica: dalle vecchie 9mila lire si passò a 9,50 euro (più iva), determinando un maggiore esborso da parte dell' amministrazione».«A tale riguardo, ma non meno grave sul piano del rispetto istituzionale – ha proseguiti Gaia Checcucci – va ricordata la mancata applicazione delle decisioni del consiglio comunale, che con un ordine del giorno approvato nel 2004 aveva impegnato l'amministrazione ad abolire il costo di tale rimborso. Ordine del giorno ripreso con una mozione approvata di recente in commissione controllo, giusto qualche giorno prima della delibera di giunta, con la quale si chiede una revisione del contratto di servizio nella direzione di cancellare il meccanismo perverso che lega il pagamento degli ausiliari al traffico al numero delle sanzioni amministrative da loro elevate».«Ancora una volta – ha concluso la consigliera di Alleanza Nazionale – è stato dimostrato che per finalità che attengono ad esigenze di cassa anche la volontà del consiglio comunale, al quale compete l'indirizzo anche su tali questioni, viene calpestata sistematicamente laddove questa contrasti con gli obiettivi che si propone il governo della città. Proprio alla vigilia dell'arrivo a Firenze del presidente della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti per parlare della dignità delle assemblee elettive mi piacerebbe capire questo esempio in quale fattispecie di dignità istituzionale rientra». (fn)