Controlli sulla pubblicità, professionista denunciato dalla Polizia Municipale per dichiarazioni false. In 6 mesi rilevate 368 multe e scoperta un'evasione di 200mila euro
Si era accaparrato una campagna pubblicitaria dichiarando agli uffici comunali il falso ma è stato scoperto e denunciato dal nucleo amministrativo della Polizia Municipale. Si tratta di un professionista fiorentino (C.V. 56 anni) sotto accusa per una campagna pubblicitaria effettuata con gonfaloni per una mostra di prodotti immobiliari che si è svolta nei mesi scorsi a Firenze. Per garantire al cliente delle condizioni non previste dalle norme comunali in materia di pubblicità, C.V. al momento di presentare la domanda agli uffici ha dichiarato il falso: ovvero non ha specificato che si trattava di una mostra e ha presentato un bozzetto del manifesto diverso da quelli poi realmente installati. La normativa del Comune prevede infatti un periodo di tempo più ristretto (meno della metà) per la pubblicità di mostre e manifestazioni rispetto alle altre campagne pubblicitarie. Questo per garantire una maggiore rotazione sia dei messaggi sia delle imprese.Quindi, dichiarando il falso in atto pubblico, C.V. è riuscito ad accaparrarsi il contratto per la campagna pubblicitaria (valore 26mila euro) sbaragliando un'impresa concorrente che invece, rispettando le regole, aveva offerto al cliente una proposta meno vantaggiosa. Per questo, oltre alla denuncia alla magistratura per dichiarazione mendace, il professionista sarà segnalato anche al garante per il mercato e la concorrenza.La denuncia di C.V. è soltanto uno degli interventi effettuati dal nucleo amministrativo della Polizia Municipale. Nei primi sei mesi dell'anno sono infatti stati effettuati 321 controlli sulla pubblicità e rilevate 368 infrazioni. Inoltre la Polizia Amministrativa ha comunicato alla direzione risorse finanziarie 212 casi di tributi evasi per mancato pagamento del canone (ex imposta sulla pubblicità). Sono già state attivate le procedure per il recupero dei tributi non pagati per una somma al massimo di circa 200mila euro. (mf)