Piano Strategico. "Il cambio di passo. La trama del territorio". Un rinnovato Piano Strutturale per una gestione della città più armonizzata

"Stiamo lavorando su un nuovo Piano Strutturale con alcune conferme e novità, che accolga i suggerimenti, le osservazioni, le modifiche scaturite da mesi di incontri con circa 4000 cittadini, nell'ottica di una partecipazione democratica alle scelte per la città e che sarà pronto entro la fine dell'anno. Occorre una legge che dia dei principi semplici e generali in tema di ambiente, beni culturali, infrastrutture. Tra le novità introdotte nel nuovo Piano Strutturale, nuovi programmi d'area, l'intenzione di spostare a Scandicci il liceo artistico attualmente situato in via Cavour, il prolungamento della linea 3 della tramvia, fino a Bagno a Ripoli, così da creare un unico percorso sin da Careggi. Stiamo lavorando con Prato per portarvi alcuni istituti universitari, ampliando anche le residenze per gli studenti, e l'interporto".Queste le novità annunciate dall'assessore all'urbanistica Gianni Biagi, durante il suo intervento nel convegno organizzato dall'associazione Firenze 2010 del Piano Strategico "Il cambio di passo. La trama del territorio. Riflessioni su mobilità metropolitana e piano strutturale fiorentino" che si è svolto presso l'Educatorio del Fuligno.I lavori, stamani, sono stati aperti dall'assessore al Piano Strategico Riccardo Nencini che ha sottolineato "il cambio di passo che si è dato la città ed i lavori di cantierizzazione per la costruzione della tramvia, che ormai sono giunti nella fase più calda, ne sono l'ennesima dimostrazione. Noi stiamo lavorando sull'hardware – ha proseguito l'assessore Nencini – ed ora abbiamo bisogno del software, cioè del governo integrato delle città che non vive più e soltanto all'interno dei propri confini geografici ma si armonizza con le scelte di Prato, Pistoia e degli altri Comuni limitrofi. Il territorio fiorentino è ormai già saturo e rischia di diventare ingovernabile e quindi bisogna integrarsi con Scandicci, con Pontassieve, città, ad esempio, che hanno la volontà di realizzare questo cambiamento: il dialogo esiste solo se c'è apertura. Abbiamo in progetto di realizzare nei prossimi tre anni, l'Unione degli 11 Comuni dell'area metropolitana per avere un valido strumento di governo metropolitano".Nell'accezione di molte regioni, il Piano Strutturale non è più un piano urbanistico, bensì un atto di pianificazione territoriale a tre livelli: regione, provincia e comune."In poche decine di anni, siamo passati dalla percezione della necessità di una maggiore e migliore mobilità, a dare delle risposte ben precise in tema di mobilità – ha commentato il vicesindaco Giuseppe Matulli –. La vera rivoluzione che stiamo attuando, è la scelta di capire che la soluzione da adottare, è il programma per avere una città che funziona. I cittadini devono capire che le modifiche del tessuto urbano devono essere fatte ora e subito e questo è un obiettivo possibile per la nostra Amministrazione". (uc)