Caso D'Elia, Rotondaro e Pettini (Comunisti): «Non si vota su questi argomenti»
Questo il testo dell'intervento del capogruppo dei Comunisti Italiani Nicola Rotondaro e del consigliere Luca Pettini:«Nella pagina locale di Repubblica di oggi, nell'articolo che si occupa della nomina di Sergio D'Elia a Segretario della Presidenza della Camera, viene riportata in grande evidenza la notizia secondo cui il PdCI avrebbe votato la risoluzione (presentata dai gruppi DS, Margherita, SDI e VERDI, non dal PdCI) che definisce "inopportuna" tale nomina.Tale notizia non risponde al vero.Siamo intervenuti nel dibattito con argomentazioni opposte a quelle riportate nell'articolo ed il PdCI non ha partecipato al voto su nessuna delle tre mozioni.Abbiamo espresso una dura critica nel metodo perché ritenevamo improprio che il consiglio comunale intervenisse con atti amministrativi (una mozione) sugli assetti interni di un'altra assemblea elettiva costituzionalmente autonoma, suprema rappresentante della sovranità popolare.Anche nel merito, abbiamo contestato le tesi sostenute dalle mozioni, sostenendo che, dal momento che l'elezione a deputato di D'Elia era considerata da tutti legittima, non si capiva come si potesse sindacare sulla libertà di un parlamentare di rivestire un qualsiasi ruolo interno alla camera di cui fa parte. Questo vale per D'Elia come vale per altri inquisiti e condannati presenti nelle fila del centrodestra.Si può poi discutere se non sia il caso di prevedere l'esclusione dall'elettorato passivo per coloro che si sono macchiati di reati particolarmente gravi. Ma di questo le mozioni non parlavano.Tutta la materia dovrebbe comunque rimanere nell'ambito della normale dialettica politica e non investire il lavoro istituzionale del Consiglio Comunale. E' per questi motivi che non abbiamo partecipato al voto su nessuna delle tre risoluzioni all'ordine dei lavori».(fn)