Amato e Bosi (FI): «Intitolare una strada o una piazza di Firenze ai martiri della libertà iracheni, vittime del terrorismo»
Una mozione, che invita il sindaco «ad intitolare una strada o una piazza cittadina ai martiri della libertà iracheni, vittime del terrorismo» è stata presentata dal capogruppo di Forza Italia Paolo Amato e dal consigliere Enrico Bosi.«Quotidianamente scrivono i due esponenti del centrodestra - decine di cittadini iracheni inermi vengono barbaramente massacrati durante le loro quotidiane occupazioni, mentre pregano, assistono a cerimonie religiose, presenziano a matrimoni e funerali, fanno la spesa al mercato, sostano alle stazioni del bus o si recano al lavoro o alla sua ricerca, raggiungono le scuole ed in qualunque momento della loro ordinaria esistenza. La loro morte rappresenta non solo un pesante tributo di sangue alla causa della democratizzazione dell'Iraq, ma una sfida quotidiana dell'oscurantismo e della follia sanguinaria del terrorismo di matrice islamica».Secondo Amato e Bosi « è indispensabile ricordare il sacrificio di quanti, anche senza motivo, sono stati trucidati dai terroristi che operano in Iraq, perché ciò sia testimonianza degli sforzi compiuti per il ritorno alla normalità democratica di un paese che ha già conosciuto la ferocia della dittatura di Saddam Hussein costata oltre un milione di morti». (fn)Questo il testo della mozione:MOZIONEOggetto: invita il Sindaco ad intitolare una strada o una piazza cittadina ai martiri della libertà iracheni, vittime del terrorismoProponenti: Paolo Amato, Enrico BosiIL CONSIGLIORicordato che quotidianamente decine di cittadini iracheni inermi vengono barbaramente massacrati durante le loro quotidiane occupazioni, mentre pregano, assistono a cerimonie religiose, presenziano a matrimoni e funerali, fanno la spesa al mercato, sostano alle stazioni del bus o si recano al lavoro o alla sua ricerca, raggiungono le scuole ed in qualunque momento della loro ordinaria esistenza;Ricordato come la loro morte rappresenti non solo un pesante tributo di sangue alla causa della democratizzazione dell'Iraq, ma una sfida quotidiana dell'oscurantismo e della follia sanguinaria del terrorismo di matrice islamica;Ritenuto indispensabile ricordare il sacrificio di quanti, anche senza motivo, sono stati trucidati dai terroristi che operano in Iraq, perché ciò sia testimonianza degli sforzi compiuti per il ritorno alla normalità democratica di un paese che ha già conosciuto la ferocia della dittatura di Saddam Hussein costata oltre un milione di morti;Vista l'analoga iniziativa promossa e realizzata dal Comune di Milano che ha intitolato ai martiri iracheni un parco cittadino;Vista la commemorazione delle vittime del terrorismo con il minuto di silenzio del 20 luglio 2005 a seguito dell'appello lanciato dal Corriere della Sera "In silenzio per Bagdad", iniziativa che vide l'adesione di intellettuali, politici ed artisti di varia tendenzaINVITA IL SINDACOA promuovere l'intitolazione di una strada o di una piazza cittadina ai "Martiri della libertà iracheni vittime del terrorismo".Paolo AmatoEnrico BosiFirenze, 3 luglio 2006