Quartiere 1: scomparsa di Alessandro Chelazzi. Il ricordo del presidente Marmugi
Stanotte, la morte del vicepresidente del Quartiere 1, Alessandro Chelazzi.Il presidente del quartiere, Stefano Marmugi, lo ricorda così."Caro Alessandro,non so proprio da che parte iniziare con te, non voglio nemmeno sprecare aggettivi nel descrivere i tuoi pregi perché tutti, ma proprio tutti, per te sono adeguati.Ci hai lasciato di stucco e il vuoto che c'è non potrà in nessuna maniera essere colmato. Tu eri e sei sempre stato una persona speciale, speciale nel tuo modo di fare e di essere, ma quello che mi teneva legato a te superava la politica e le ideologie, con te caro Sandro, eravamo riusciti a far diventare il nostro stare insieme in politica qualcosa che spesso, molto spesso, direi sempre, era un sano rapporto di amicizia.Sì, proprio l'amicizia ci fortificava e giorno dopo giorno ci miglioravamo proprio perché eravamo riusciti a fare politica con l'amicizia e tenendo sempre ben presente il rapporto fra noi e con tutte le persone che ci circondavano.Non bastava la soluzione politica con te, se non c'era la convinzione che anche i sentimenti erano tranquilli nell'aver fatto politica, ci rimettevamo al lavoro e cercavamo fino in fondo la persona, il suo valore, la sua convinzione, non ci bastava l'accordo fine a se stesso non era il tuo modo di fare politica.Questo e tanto tanto altro eri tu Alessandro, un uomo pulito, sincero, cocciuto fino a che la verità vera non fosse prevalsa su tutto.E con questo ricordo cercherò, come tu avresti voluto che fosse, di andare avanti, ma sappi che per me questo vuoto esisterà sempre, perché il Chelazzi non si può dimenticare, il Chelazzi lascia un segno indelebile sul Quartiere 1 e faremo di tutto perché tu sia ricordato per la tua sincerità e il tuo modo di voler bene e tenere insieme tutti, di tutto ciò credo che la politica te ne debba rendere assoluto merito. Con il nodo alla gola e con gli occhi gonfi di lacrime ti assicuro che farò gran tesoro del tuo insegnamento.Credo molto opportune le parole che Sant'Agostino scrisse per il funerale di sua madre, dicendo: «Non bisogna chiedere a Dio perché ce lo toglie ma bisogna ringraziare Dio perché ce lo ha dato».Con tanto e sincero affetto Stefano Marmugi".(uc)