Droga, Donzelli (AN): «Il Ministro Turco vuole legalizzare il piccolo spaccio»

«Sono stupefatto dalle dichiarazioni in tema di droga di questo governo. Prima si chiede la "stanza del buco", ora il Ministro Livia Turco annuncia che cambierà le tabelle di confine tra consumo e spaccio per la cannabis». Lo ha detto il consigliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli che è anche presidente nazionale di Azione Universitaria.«In questo modo – ha aggiunto – si legalizza, di fatto, non solo il consumo ma anche il piccolo spaccio. La tutela della salute, garantita dalla Costituzione, passa attraverso la lotta al consumo degli stupefacenti e alla dipendenza dalla droga. Lo "spinello" non è l'elisir della felicità, un qualcosa che, in fin dei conti, è controllabile e innocuo come qualcuno vuol far credere, ma la causa di una autentica schiavitù dagli esiti potenzialmente devastanti».«Secondo uno studio dello scorso anno del dipartimento nazionale per le politiche antidroga – ha ricordato ha aggiunto il leader degli universitari di AN - l'età del primo approccio agli stupefacenti si è abbassata ancora. La prima offerta occasionale avviene già alle medie, a undici anni. A quindici un ragazzo può essere consumatore abituale di spinelli o droghe sintetiche. Fra gli undici e i quindici anni. Fra la fugace offerta di qualcosa, un tiro di "canna", una pastiglia all'uscita da scuola, e l'aggregarsi al giro d'amici: per non essere diversi, per essere come tutti nel calore rassicurante del gruppo, che caccia chi non si conforma. E' così che da molti anni negli Usa, prezzi bassi delle prime dosi, droghe tipo ecstasy di cui non vedi il giorno dopo conseguenze, abbassamento dell'età di approccio, gli stupefacenti sono diventati fenomeno di massa». (fn)