Nel consiglio di lunedì prossimo risoluzione di AN per «revocare la nomina dell'onorevole D'Elia a segretario della Camera dei Deputati»
Arriva in consiglio comunale la risoluzione, presentata dai consiglieri di Alleanza Nazionale Stefano Alessandri e Giovanni Donzelli, che invita il sindaco «ad intervenire presso gli organi compenti affinché venga revocata la nomina a Sergio D'Elia da segretario della Camera dei Deputati, incarico assegnato all'esponente del centro sinistra ex di "Prima Linea" e condannato per attentati che sconvolsero anche la nostra città durante gli anni '70».Il documento, all'ordine dei lavori della seduta di lunedì prossimo, è stato firmato anche dal capogruppo Riccardo Sarra, dal vicecapogruppo Jacopo Cellai e dalla consigliera Gaia Checcucci.«Ci auguriamo che lunedì si possa discutere e votare la risoluzione e che non ci siano"trabocchetti da parte della maggioranza" hanno commentato Giovanni Donzelli e Stefano Alessandri il consiglio comunale non può e non deve rimanere indifferente nei confronti di un personaggio che ha fatto parte di un gruppo terroristico, Prima Linea, protagonista proprio a Firenze di una delle pagine più buie della nostra storia. Peraltro Da D'Elia, che in più occasioni si è sempre autoassolto per i reati commessi negli "anni di piombo", non risulta aver mai speso richiesta di perdono ai familiari delle vittime. In modo particolare alla moglie dell'agente Fausto Dionisi, ucciso nella nostra città nel 1978 un commando di Prima Linea.«Non si può dimenticare che sempre a Firenze hanno aggiunto i due consiglieri di AN - il 14 ottobre del 1982 si aprì nell'aula bunker di Santa Verdiana, appositamente costruita, il processo al gruppo di fuoco toscano di Prima Linea accusato di aver compiuto, fra il '77 e i primi mesi del '79 una trentina fra attentati e irruzioni armate a sezioni Dc, caserme dei carabinieri, della polizia e dei vigili urbani, agenzie immobiliari e uffici pubblici, di aver fatto saltare la sede dell´Imi (Istituto mobiliare italiano) in piazza Savonarola, di aver compiuto oltre dieci rapine di autofinanziamento e di aver assaltato le Murate per far evadere quattro detenuti. Nel corso di quell'attacco, il 20 gennaio ´78, fu appunto ucciso con una raffica di mitra l´agente di polizia Fausto Dionisi, mentre i suoi due colleghi rimasero feriti». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:Questo il testo della risoluzione:RISOLUZIONESoggetti Proponenti: Stefano Alessandri Giovanni DonzelliAltri firmatari: Riccardo Sarra Jacopo Cellai - Gaia CheccucciOggetto: invita il Sindaco ad intervenire presso organi competenti affinché venga revocata la nomina a segretario della Camera dei Deputati a Sergio D'EliaIL CONSIGLIO COMUNALE,In riferimento alla nomina di Sergio D'Elia in qualità di segretario della Camera dei Deputati, il quale fu incriminato per l'inchiesta su "Prima Linea" che operò a Firenze ed in Toscana, ma anche in altre città italiane negli anni dal 1977 al 1979;Considerato che, proprio a Firenze nel 1978 un commando di Prima Linea assaltò il carcere delle Murate per liberare alcuni detenuti politici che durante il quale, a seguito di una prima segnalazione alla Questura in cui si parlava di un furgone rubato in via delle Casine, una volante della polizia si recò in detta via;Appurato che la suddetta segnalazione si rivelò un vero e proprio agguato in cui perse la vita il capo pattuglia Fausto Dionisi;Considerato che la città di Firenze ha intitolato una via in memoria dell'agente Fausto Dionisi;Lette le dichiarazioni di sgomento pubblicate sulla stampa cittadina di alcuni esponenti della Giunta Municipale relative all'elezione a segretario alla Camera dei Deputati di Sergio D'EliaINVITA IL SINDACOAd intervenire presso gli organi competenti affinché venga revocata la nomina a Sergio D'Elia da Segretario della Camera dei Deputati, incarico assegnato all'esponente del centro sinistra ex di "Prima Linea" e condannato per attentati che sconvolsero anche la nostra città durante gli anni '70.Stefano AlessandriGiovanni DonzelliRiccardo SarraJacopo CellaiGaia CheccucciFirenze, 5 giugno 2006