Bianchi (FI): «Nasce il sito www.Tramvia.it. Ho presentato un'interrogazione sul referendum che avrebbe detto sì alla realizzazione di quest'opera»
«Sindaco e giunta si nascondono dietro al Referendum del 30 ottobre 1988 che avrebbe visto i fiorentini accogliere di buon grado la tramvia all'interno della città; niente di più lontano dalla realtà». E' quanto denunciano il consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi ed il presidente del comitato cittadino de LaportAccanto, Antonio Lenoci alla presentazione del sito internet www.Tramvia.it . Si tratta di un sito dedicato a seguire con i cittadini lo stato dei lavori mettendo a disposizione materiale per tutto quanto è già accaduto e per effettuare proposte o critiche a quanto sta avvenendo. «Quel che ci stupisce ancora oggi hanno ricordato Bianchi e Lenoci è il senso che questa Amministrazione si ostina a dare del Referendum effettuato nel 1988, il quale era composto da sette quesiti suddivisi tra mobilità ed ambiente il quesito numero 5 era il seguente: "Qualora l'Amministrazione comunale decida di adottare un servizio urbano di metropolitana veloce o di Tramvia, ritenete voi che l'eventuale tratto di più urgente realizzazione debba essere quello che collega Firenze con Scandicci e gli altri insediamenti posti a sud/ovest della città, invece di quelli posti a nord/ovest?". Ci domandiamo come sia possibile in base ad un tale quesito rinfacciare, oggi, ai cittadini di aver voluto la Tramvia all'interno delle strade cittadine, di aver voluto i cantieri infiniti, gli stravolgimenti del traffico, l'abbattimento degli alberi, di aver accettato il passaggio dei due trenini davanti al Battistero?».Secondo il consigliere Bianchi «all'epoca non solo non vi era un progetto concreto ma neppure vi era la reale possibilità della realizzazione di una simile opera, lo stesso quesito voleva dichiaratamente porre una semplice ipotesi e non un dato certo sul quale operare una scelta decisionale».«Presenterò un'interrogazione urgente rivolta direttamente al sindaco - continua Bianchi - e spero che questa volta dato il tema mi risponda personalmente; domanderò a Domenici se questa travisazione dei fatti avvenuti e dell'esito di quel Referendum non abbia risvegliato in lui un latente desiderio di conferme da parte dei cittadini, se vuole agire con un regolare mandato allora che sia egli stesso a proporre una consultazione sui temi caldi della Tramvia».«Quello dell'88 fu un referendum meramente consultivo e non vincolante - hanno aggiunto il consigliere di Forza Italia e Lenoci - ricordiamolo visto che il sindaco si è guardato bene dal farcelo presente nei suoi vari interventi, una consultazione volta a chiedere un parere ai cittadini su ipotesi di indirizzo da dare all'Amministrazione non nell'immediato ma negli anni futuri di gestione del territorio, un referendum che non ha raggiunto neppure il 50 % dei 350.000 fiorentini chiamati al voto attestandosi su un 44 % che certo a distanza di quasi 20 anni non può ritenersi rappresentativo. I ritagli dell'epoca riportano un panorama superficiale della consultazione con una campagna informativa alla "Camomilla", dovendosi discutere di fatti aleatori e incerti; con alcune chicche istituzionali tipo il quesito sulla caccia che proponeva una domanda alla quale il Sindaco non avrebbe potuto dare seguito visto il tema venatorio di competenza Regionale e pertanto precluso al primo cittadino».«Il testo del referendum tratto da "La Nazione" del 29 ottobre 1988 ha spiegato Bianchi - può essere consultato sul nuovo sito www.Tramvia.it realizzato appositamente con i mezzi già messi in campo dal servizio cittadino SosConsigliere, un punto di riferimento per catalizzare pareri, opinioni, segnalazioni ed eventuali proposte riguardanti il percorso della futura tramvia ed i disagi che sta comportando alla città». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:INTERROGAZIONEOggetto: interroga il Sindaco per avere notizie in merito al Referendum consultivo e non vincolante tenutosi in Firenze il 30 ottobre 1988 sul progetto tranviario (Dichiarazioni in allegato)Il sottoscritto Consigliere Comunale,Visto che il Sindaco e diversi Consiglieri Comunali appartenenti alle forze politiche di Maggioranza hanno ricordato il Referendum consultivo e non vincolante tenutosi a Firenze il 30 ottobre 1988 per dimostrare il consenso espresso dalla cittadinanza al progetto tranviario che si sta realizzando;Considerato che il quesito posto durante quel sondaggio collettivo va letto (come fu letto all'epoca) nel senso di mera ipotesi senza che fosse stato realizzato alcun progetto né di metropolitana veloce né di Tramvia - nel quesito non si specificava infatti quale delle due soluzioni fosse adottata;Visto che tale quesito, proponendo la scelta tra l'ipotesi di realizzare una metropolitana veloce e privilegiare il tratto Scandicci - Firenze e l'ipotesi di realizzare una metropolitana veloce e privilegiare altri tratti peraltro non indicati esplicitamente ma esclusivamente rivolti al territorio di nord/ovest, impediva di fatto di sancire il proprio eventuale NO alla realizzazione di una metropolitana veloce né di esprimersi in merito ad untracciato tranviario ben definito;Considerato che tale referendum non riuscì nell'intento di ricevere unparere dalla maggioranza dei cittadini, attestandosi su un 43 % con mera funzione di sondaggio di opinioneINTERROGA IL SINDACO PER SAPERE1) Se non ritenga di dover rivedere le dichiarazioni relative al votopositivo espresso dai cittadini riguardo la Tramvia nel rispetto di quanto è avvenuto nel passato, evitando di dare una visione dei fatti distorta e mirata a fornire giustificazioni sull'operato dell'Amministrazione;2) Se intenda assumere decisioni confortate dal consenso espresso daicittadini promuovendo, ora che sarebbe possibile esprimersi su un progetto concreto, una consultazione popolare partecipativa;3) Qualora ritenga i tempi troppo tardivi per una consultazione sullarealizzazione della Tramvia, se intenda predisporre almeno una consultazione in grado di delineare maggiormente la volontà popolare circa:a) Il passaggio della Tramvia con doppio binario davanti al Battisterob) L'interessamento di vie notoriamente residenziali di larghezza ridotta rispetto alle vie sinora toccate (quali Foggini, Talenti e Sansovino)poiché, una volta eliminate le alberature, sarebbe difficile ricollocarne altrettante mantenendo la conformazione stradale attuale;c) L'utilizzazione dell'alimentazione aerea senza ricorrere ad ulteriori studi quali si stanno viceversa compiendo a Trieste al fine di realizzare un'alimentazione da terra come quella presente a Torino e Milano, ma in forma ibrida e più sicura;d) La dislocazione di elementi dissuasori o preclusori al transito promiscuo(barriere, cordoli, elementi in cemento);5) Se ritiene che l'"errore di valutazione" che ha permesso di intendere la realizzazione della Tramvia come un'innovazione voluta e votata dalla città sia l'ennesima sconfitta della decantata politica partecipata.Jacopo Bianchi