«Potenziare l'accoglienza turistica verso i più piccoli», lettera di Carrai (Margherita) a istituzioni e Apt
Potenziare l'accoglienza turistica verso i più piccoli realizzando appositi spazi di intrattenimento. Lo chiede il consigliere della Margherita Marco Carrai in una lettera all'assessore al turismo Silvano Gori, a quello provinciale Giovanna Folonari e al direttore di Apt Nicola Preiti.«Oltrechè permettere una fruizione della città più "tranquilla" ai genitori sottolinea Carrai - in questi spazi, attraverso personale specializzato, si dovrebbe trasmettere ai bambini, in modo leggero e non professorale, l'abc dell'arte fiorentina, presentandogli l'arte nella maniera adatta all'età e al loro linguaggio, magari anche in inglese, per non riservare ai soli italiani questo privilegio».«Il successo della rassegna "Il Genio fiorentino" ha rilevato il consigliere dalla Margherita - dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che la nostra città è estremamente sensibile verso eventi che ne valorizzino lo sterminato patrimonio artistico e culturale ai fini turistici. Fa molto riflettere che annualmente circa 3-400.000 bambini insieme alle famiglie visitino Firenze. Questi bambini molte volte rappresentano quasi un "peso" per i genitori non avendo spesso l'età, per comprendere il complesso patrimonio artistico della città e subire chilometriche file sotto il sole cocente».«Sarebbe utile, oltre che intelligente ha concluso Carrai attrezzare secondo i più recenti principi dell' edutainment (educational e entertainment insieme) alcuni edifici di particolare pregio in Firenze, coinvolgendo l'APT che già sta adottando misure molto efficaci e innovativi per l'accoglienza turistica verso i più piccoli, per dare il benvenuto ai bambini delle famiglie in visita turistica a Firenze, oltrechè permettere una fruizione della città più "tranquilla" ai genitori». (fn)Questo il testo della lettera:«Firenze, 15 giugno 2006Cara Giovanna, Caro Silvano, Caro Antonio,il successo del genio fiorentino 2006 dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che la città di Firenze è estremamente sensibile verso eventi che ne valorizzino lo sterminato patrimonio artistico e culturale ai fini turistici. Questo non deve far dimenticare che non possiamo rimanere fermi, ma abbiamo la necessità di organizzare sempre al meglio la rete di offerte e di servizi migliorando la fruizione di questa splendida città e del suo territorio. Come consigliere comunale, ma anche da semplice cittadino, è impossibile non notare che Firenze ha una grande occasione per ottenere un maggior appeal come capitale internazionale del turismo, puntando su servizi che riescano a trarre il meglio dall'enorme potenziale culturale e artistico che possiede.Fa molto riflettere che annualmente circa 3-400.000 bambini insieme alle famiglie visitino Firenze. Questi bambini molte volte rappresentano quasi un "peso" per i genitori non avendo spesso l'età, per comprendere il complesso patrimonio artistico di Firenze e subire chilometriche file sotto il sole cocente.Sarebbe utile, oltre che intelligente, attrezzare secondo i più recenti principi dell' edutainment (educational e entertainment insieme) alcuni edifici di particolare pregio in Firenze, coinvolgendo l'APT che già sta adottando misure molto efficaci e innovativi per l'accoglienza turistica verso i più piccoli, per dare il benvenuto ai bambini delle famiglie in visita turistica a Firenze, oltrechè permettere una fruizione della città più "tranquilla" ai genitori. In questi spazi, attraverso personale specializzato, si dovrebbe trasmettere ai bambini, in modo leggero e non professorale, l'abc dell'arte fiorentina, presentandogli l'arte nella maniera adatta all'età e al loro linguaggio, magari anche in inglese, per non riservare ai soli italiani questo privilegio. Un po' come quello che rappresentano i campi sci per bambini sulle Alpi, dove il campo-scuola non è certo un deposito per genitori indaffarati a sciare, ma diventa luogo di insegnamento e divertimento.Spiegare chi erano Leonardo, Michelangelo, Galileo con illustrazioni, modellini, giochi e, perchè no, piccoli momenti di applicazione didattica non è sminuire la loro scienza ma avvicinarla, farla ammirare e cercare di "incantare" i turisti del futuro che avranno sempre un ricordo particolare di Firenze.Nell'epoca dell'immagine e delle percezioni fisiche è quanto mai importante trasmettere ai bambini la voglia di cultura affinché da grandi possano ritornare a visitare Firenze assumendo in profondità la bellezza di questa città.Con i migliori salutiMarco CarraiDott. ssa Giovanna FolonariAssessore TurismoProvincia di Firenze---------------------------Dott. Silvano GoriAssessore TurismoComune di Firenze--------------------------Dott. Antonio Nicola PreitiDirettore APTFirenze»