Sollicciano, l'assessore Cioni invita il sottosegretario Manconi a visitare il carcere: "La situazione igienico-sanitaria resta preoccupante, presto un'ordinanza per intimare i lavori"

Una lettera indirizzata al sottosegretario alla giustizia Luigi Manconi per metterlo a conoscenza della situazione all'interno del carcere di Sollicciano. Ma anche l'annuncio della prossima emanazione di una ordinanza per prescrivere l'effettuazione dei lavori minimi necessari a ripristinare condizioni igienico-sanitarie accettabili. E' quanto è emerso al termine di una riunione convocata dall'assessore alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni e che si è svolta questa mattina in Palazzo Vecchio. Oltre all'assessore Cioni erano presenti il garante per i diritti dei detenuti Franco Corleone, tecnici del Comune, dell'Azienda sanitaria e della Società della Salute."Una settimana fa ci vedemmo per fare il punto della situazione all'interno del carcere di Sollicciano – spiega l'assessore Cioni – ed emerse un quadro preoccupante dal punto di vista delle condizioni igienico-sanitarie, con l'aggravante i lavori di manutenzione erano stati bloccati per mancanza di fondi. Questa mattina, visto il permanere di tale situazione di carenza igienica, ho dato mandato agli uffici comunali di scrivere, sulla base delle indicazioni dell'Azienda sanitaria, l'ordinanza per intimare l'effettuazione dei lavori minimi necessari per ripristinare una situazione accettabile. Si tratta di un provvedimento ineludibile per tutelare coloro che, sia detenuti sia personale carcerario, si trovano dentro il penitenziario".L'imminente ordinanza è anche uno dei temi trattati nella lettera che l'assessore Cioni ha inviato, sempre questa mattina, al sottosegretario della giustizia Luigi Manconi. Duplice l'obiettivo della missiva: da un lato mettere a conoscenza il nuovo sottosegretario della situazione di emergenza all'interno del carcere di Sollicciano; dall'altro invitarlo a visitare di persona il penitenziario e per concordare un progetto complessivo per il carcere che veda il coinvolgimento dell'amministrazione locale e penitenziaria. (mf)In allegato il testo della lettera al sottosegretario Manconi.«Caro Manconi,Il 19/7/2005 il Sindaco del Comune di Firenze, ricevute dall'Asl competente ripetute segnalazioni riguardanti le inadeguate condizioni igienico-sanitarie del Nuovo Complesso Penitenziario di Sollicciano, avviava il procedimento (Ordinanza di prescrizione lavori) nei confronti dell'Amministrazione Penitenziaria affinchè venissero adottati gli opportuni provvedimenti per la rimessa a norma dei vari locali ed il ripristino di condizioni igieniche sanitarie adeguate.Tra le altre cose, veniva segnalata la situazione di degrado delle cucine, delle docce, le infiltrazioni meteoriche in gran parte degli edifici e nelle celle, il problema dei piccioni, nidificanti in massa nelle intercapedini esterne del carcere, del loro guano e delle zecche, la mancanza di acqua calda; tutte questioni aggravate dal cronico sovraffollamento dell'istituto, con una media di 1000 persone a fronte di una capienza di meno della metà.Il Sindaco, come massima autorità sanitaria, intendeva sollecitare la presa in carico del problema da parte della direzione del carcere, sottolineando l'inaccettabilità di mantenere una tale massa di persone in condizioni di tale invivibilità ed il pericolo di conseguenze sul piano della salute dei detenuti e del personale.Il carcere avviava una serie di lavori, veniva creata una commissione mista tra Ente locale, Asl e Carcere per monitorare sistematicamente i lavori di adeguamento e per modulare una scaletta condivisa di realizzazione dei lavori.Nel frattempo la Regione Toscana approvava la legge 64/05, sul passaggio delle competenze Sanitarie Penitenziarie al Servizio Sanitario Regionale.Dopo alcuni mesi di monitoraggio dei lavori di adeguamento, si è svolta l'8 giugno una riunione nella quale a fronte di un preventivo di spese di circa 300 mila euro per i lavori concordati, la Direzione del carcere e il dott. De Pascalis, Provveditore Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria, hanno segnalato la mancanza di fondi per alcun tipo di intervento, a prescindere dalla urgenza e dalla necessità della tutela igienico sanitaria, neanche per quello di manutenzione ordinaria.Quindi al momento si conferma la grave situazione descritta: la struttura è sovraffollata ed è molto lontana dal rispondere ai criteri del Regolamento Penitenziario DPR 230/2000.Questa Amministrazione Comunale, insieme all'ASL, alla Provincia e alla Regione Toscana si è sempre dimostrata molto sensibile ai temi del carcere ed alle condizioni dei detenuti fiorentini, con attenzione alle loro problematiche e investimenti consistenti; sotto questo profilo tutti gli Enti Locali rifiutano di accettare che il carcere di Firenze permanga in una situazione di degrado e sfugga alle norme igienico sanitarie previste per tutti i cittadini.Una qualsiasi struttura che ospita circa 1600 persone (tale è il numero, tra detenuti e personale) e non è in grado di garantire la manutenzione ordinaria degli edifici, verrebbe immediatamente chiusa dal Sindaco.Viste le condizioni di carenza igienica che permangono nel carcere di Sollicciano, il Comune si vede costretto ad emanare un'Ordinanza per l'effettuazione dei lavori minimi necessari pur confermando l'intenzione di proseguire nel suo impegno in termini di progetti e risorse.Tutte le realtà istituzionali e il privato sociale operano sulla linea di quanto deciso dal Consiglio Comunale durante una riunione straordinaria svoltasi in carcere e con una mozione votata in data 27.02.06, dopo l'illustrazione della relazione annuale del Garante dei diritti dei detenuti di Firenze. Proprio il Garante, Franco Corleone con un documento inviato al Capo del Dap Dott. Tinebra, presentò una serie di ipotesi per limitare il sovraffollamento e la complessità delle funzioni presenti nell'Istituto.E' ormai pronto all'apertura il "Giardino degli Incontri" l'ultima opera di Giovanni Michelucci, una splendida struttura architettonica e uno spazio verde che possono aprire il carcere ulteriormente alla città, oltre a farne uno spazio ideale per l'incontro tra i detenuti e le loro famiglie.Non è retorica ricordare che Firenze è la città di Mario Gozzini. E' nostra intenzione collaborare perché il carcere di Sollicciano rispetti il progetto originario di struttura aperta con la vocazione del reinserimento sociale e che rappresenti un modello riguardo al rispetto del Regolamento del 2000.Per questo ritengo che sarebbe molto utile una sua visita a Firenze per verificare la situazione che abbiamo qui esposto e per concordare tra Amministrazione Locale e Penitenziaria un progetto di cambiamento nel segno del rispetto dei principi della nostra Costituzione».Cordiali salutiAssessore Graziano Cioni