Presentata in Palazzo Vecchio proposta di legge per istituire un nuovo "Servizio Nazionale di Istruzione"
E' stata presentata a Firenze la proposta di legge per istituire un nuovo "Servizio Nazionale di Istruzione". Il testo, elaborato dal professor Luciano Molinari (direttore della collana di studi "Scuola e autonomia) e rivisto da un gruppo di lavoro, è stato discusso ieri pomeriggio a Palazzo Vecchio, durante l'incontro organizzato dal gruppo consiliare della Margherita e dai circoli "Igino Giordani", "Donne e società" e "Amici della pace mondiale". All'iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, il capogruppo della Margherita Nicola Perini, la consigliera Lavinia Balata Orsatti, l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri, il professor Luciano Molinari, il professor Sergio Scala, vicedirettore generale degli ordinamenti scolastici, il professor Giuseppe Italiano, direttore dell' "Istituto di ricerca educativa della Toscana", il segretario Cisl scuola Giovanni Ferrini. Cerano anche i dirigenti nazionali dell'associazionismo nazionale cattolico, Maestri Cattolici e Ucim, e il presidente regionale della Fism, la federazione scuole materne.«E' emerso un forte consenso ad un progetto di legge che aiuta fortemente la scuola a trovare la propria missione ha spiegato la consigliera della margherita Lavinia Balata Orsatti a non appiattire l'impianto educativo rispetto a quello amministrativo».«Il nuovo "Servizio Nazionale di Istruzione" ha sottolineato Lavinia Balata Orsatti - ha l'ambizione di sostituire il vecchio sistema perché quest'ultimo continua a riferirsi ad una scuola priva di autonomia. Non si può mantenere in vita una normativa nata in una realtà scolastica che non esiste più e che quindi risulta in contrasto con il nuovo sistema dell'autonomia. C'è quindi l'esigenza, sulla quale si sono trovati concordi i partecipanti al convegno di ieri, di ridefinire tutte le normative relative al nuovo status dell'alunno, come soggetto titolare del servizio, e allo status giuridico di docenti, dirigenti, ispettori, tecnici e degli organi collegiali».«In breve ha concluso la consigliera della Margherita si tratta di attuare una terza riforma, non più derogabile, che completi l'assetto scolastico dopo la legge 59 del 1997, che introduceva l'autonomia, e la legge Moratti del 2003. Uno dei compiti del neo Ministro alla Pubblica Istruzione sarà quello di aprire un confronto serio con la pluralità dei soggetti che compongono il mondo scolastico. L'obiettivo è sostituire "una gestione privatistica e criptata del ministero" con un reale cambiamento di rapporti con i soggetti plurali della scuola. Su questo obiettivo saranno misurate le vere intenzioni dell'attuale Ministro della Pubblica Istruzione». (fn)