Rifondazione aderisce alle iniziative promosse dal comitato fiorentino "NO TAV"

I consiglieri del gruppo comunale e provinciale di Rifondazione Comunista hanno aderito alle iniziative promosse dal comitato fiorentino "NO TAV", quella prevista per le 21.15 di domani alla Casa della Cultura, in via Forlanini 164, e quella di venerdì che si terrà, sempre a partire dalle 21.15, alla Casa del Popolo di Castello, in via Reginaldo Giuliani 374.«Vogliamo far conoscere i contenuti del progetto – hanno spiegato – e per discutere la loro ricaduta sull'area urbana del Quartiere 5 interessato da alcune delle opere previste per il nodo fiorentino della TAV: lo scavalco ferroviario di Castello, una megastruttura da realizzare in viale XI agosto per separare i binari delle linee alta velocità da quelli delle linee ordinarie; la nuova stazione alta velocità nell'area degli ex-Macelli, la demolizione di immobili in via Zeffirini e le opere per la messa in sicurezza idraulica del Mugnone fra il Romito e viale Redi. Affronteremo la questione delle conseguenze che porterà la loro realizzazione nell'area urbana compresa fra la nuova stazione dell'alta velocità e Castello e le problematiche che comporterà l'apertura dei cantieri che si avrà in concomitanza con l'apertura dei cantieri delle linee 2 e 3 della tramvia».«Il comitato fiorentino NO TAV – hanno ricordato i consiglieri di Rifondazione – denuncia lo spreco di risorse economiche che potrebbero essere dedicate a migliorare subito il trasporto pubblico su rotaia e su gomma, nonché le condizioni di lavoro del personale ferroviario e il servizio per i lavoratori pendolari; i rischi di continue esondazioni provocate dai tunnel dell'alta velocità che attraversano e innalzano il livello della falda freatica da piazza Libertà ai Macelli fino a via Circondaria; le demolizioni di fabbricati privati in via Zeffirini; il rischio di danni ai fabbricati posti sui tunnel sotterranei tra Via Botticelli e Piazza della Libertà; il rischio idrogeologico per la vicinanza al letto del Mugnone; l'aumento dell'inquinamento ambientale e del traffico per il passaggio ogni giorno di centinaia di betoniere e di camion per lo smaltimento nelle discariche dei materiali estratti dallo scavo».«Al contrario – hanno concluso – il comitato propone di avviare una fase di informazione e discussione fra i cittadini sul progetto. Di impedire la realizzazione dei tunnel e della stazione dell'alta velocità per far transitare i treni in superficie utilizzando i 5 - 6 binari del nodo fiorentino;evitare l'impattante scavalco di Castello e di utilizzare, per l'arrivo dei treni una delle tante stazioni esistenti. Infine si chiede di impiegare urgentemente le risorse risparmiate per rendere efficiente il sistema del trasporto pubblico regionale a favore dei pendolari e della vivibilità delle nostre città». (fn)