69° anniversario morte dei fratelli Rosselli, interviene Falciani (SDI)
Questo il testo dell'intervento di Alessandro Falciani, capogruppo delo SDI:«Il 9 giugno 1937 Carlo e Nello Rosselli furono uccisi proditoriamente a Bagnoles de l'Orne, in Francia, dove Carlo aveva trovato rifugio dalla persecuzione fascista. La loro morte, ad opera di un gruppo eversivo di destra, la Cagoule, finanziata dal fascismo italiano, privò l'Italia di due personalità ciascuna nel proprio campo di notevole valore.Nello, allievo di Gaetano Salvemini e studioso di storia del Risorgimento, aveva da poco pubblicato saggi innovativi su Mazzini, Carlo Pisacane e sui rapporti fra l'Inghilterra e il Regno di Sardegna, che ponevano le vicende del nostro Risorgimento nel quadro più vasto e complesso della grande storia europea, fuori dalle secche della retorica nazionalista. I suoi studi costituiscono un punto di riferimento fondamentale per comprendere a pieno cosa fu il nostro Risorgimento e cosa rappresenta ancora oggi per il progresso civile degli Italiani.Carlo, autore di un'opera non sempre apprezzata in Italia, Socialismo liberale, ci ha lasciato una grande eredità morale di cittadino e di studioso di problemi economici. Il suo pensiero, che coniuga gli aspetti più nobili del pensiero socialista con i principi e i valori fondamentali della tradizione liberale, conserva intatta la sua attualità per risolvere le grandi sfide del terzo millennio. Dopo il fallimento dell'utopia marxista-leninista e delle soluzioni proposte dal liberismo classico, il suo socialismo non dogmatico, rispettoso dei diritti fondamentali dell'uomo, offre risposte concrete ai problemi posti dalle conseguenze delle trasformazioni economiche in atto, dalla povertà e dal mancato rispetto dei diritti umani presenti in tante parti del nostro pianeta».(fn)