Sviluppo sostenibile, l'8 giugno una giornata di studio in Palazzo Vecchio

Tre appuntamenti sul tema dello sviluppo sostenibile saranno ospitati all'Istituto Agronomico per l'Oltremare, Palazzo Vecchio e l'Accademia italiana di scienze forestali da oggi al 10 giugno. Si tratta di una serie di convegni e work shop che rientrano sotto il titolo complessivo: "Patrimonio culturale, conoscenze tradizionali, gestione sostenibile".All'appuntamento dell'8 in programma nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio e che sarà intitolato "Firenze capitale mondiale delle conoscenze tradizionali e il loro uso innovativo" è prevista la presenza del ministro dell'ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. Il saluto dell'Amministrazione comunale sarà portato dall'assessore alle relazioni internazionali Eugenio Giani. Sono previsti, fra gli altri, interventi dell'assessore regionale all'agricoltura Susanna Cenni, del presidente dell'Accademia italiana di scienze forestali Fiorenzo Mancini, del direttore generale dell'Istituto Agronomico per l'Oltremare Alice Perlini. Le conclusioni sono affidate all'assessore regionale all'ambiente Marino Artusa.Il workshop in corso di svolgimento oggi e domani si occuperà di affrontare il problema delle conoscenze tradizionali, della loro classificazione ed utilizzazione all'interno di un panel di 25 esperti italiani che lavoreranno sulla validazione e implementazione della Banca Mondiale sulle Conoscenze Tradizionali (TKWB) promossa dall'Unesco. Il convegno internazionale dall'8 al 10 giugno: "Patrimonio culturale e gestione forestale sostenibile: il ruolo delle conoscenze tradizionali" presso l'Accademia Italiana di Scienze Forestali di Firenze, dove parteciperanno più di 80 studiosi provenienti da molti paesi del mondo, porterà alla redazione di un documento finale con criteri ed indicatori specifici riguardanti gli aspetti storici, culturali e paesaggistici che saranno poi discussi dall' MCPFE per la definitiva inclusione di tali temi nei criteri della Gestione Forestale Sostenibile. Si tratta della prima volta che i valori storici, culturali e paesaggistici vengono inclusi all'interno di norme per la gestione sostenibile, processo al quale l'Italia intende dare un sostanziale contributo.(fd)