Tramvia, De Zordo e Pieri: «Giusta l'idea, sbagliata la gestione del progetto e dei lavori. Commissione "aperta" sulle linee 2 e 3 giovedì prossimo»

Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo, e Leonardo Pieri, consigliere di Rifondazione Comunista:«Firenze sta attraversando un periodo di grandi trasformazioni per quanto riguarda la mobilità cittadina nel suo complesso, con cantieri che si aprono e si chiudono ogni giorno, disagi continui per le persone e una disinformazione dilagante che sta scatenando crescenti malumori quando non aperte contestazioni nei confronti dell'amministrazione comunale. Tutto ciò mette a rischio l'unica scelta della giunta che anche noi abbiamo sempre condiviso, per lo meno nell'idea che ne sta alla base, ossia il rilancio del trasporto pubblico in città. Infatti il livello di congestionamento del traffico costringe decine di migliaia di cittadini a sprecare ore ed ore in macchina ogni giorno, per andare al lavoro, a scuola o solo per fare la spesa; cresce il tasso di inquinamento, atmosferico ed acustico, con gravi danni per la salute psico-fisica di tutti e di tutte e con un drastico abbattimento della qualità della vita a cui è costretta l'intera comunità. Una forte politica della mobilità pubblica, attraverso interventi strutturali, come il consolidamento e lo svluppo delle reti ferroviarie di superficie, che riducano l'uso(e talvolta l'abuso) dei mezzi privati è quindi una priorità assoluta non più rinviabile.Crediamo inoltre che il rilancio del trasporto pubblico sia un punto che qualifica a sinistra un'amministrazione comunale. E' questa la chiara ed elementare constatazione che ci guida nell' attività in Palazzo Vecchio e da cui traiamo le nostre considerazioni sulla Tramvia, così come sulla costruzione delle busvie (da noi sempre auspicata e ancora non attuata). Infatti la compresenza dei lavori per le busvie e per la Tramvia costituisce un forte aggravamento di una situazione già complessa.La Tramvia, a nostro giudizio, consente di coniugare la necessità di un forte rilancio del trasporto pubblico con la compatibiltà ambientale, che altre soluzioni al contrario non garantiscono. Infatti se da una parte il progetto di metropolitana non si sposa nè con le dimensioni della città, nè con il suo ambiente, sia da un punto di vista ecologico che storico-culturale, dall'altra parte non sono accettabili neppure proposte come, ad esempio, quella del "tubone" o altre che incentivano, di fatto, l'uso dei mezzi privati. Da questo punto di vista la nostra posizione a sostegno della Tramvia non è in discussione. Tuttavia riscontriamo incoerenze nella realizzazione di questo progetto e gravi responsabilità nella sua gestione politica da parte della giunta. Preoccupa ad esempio l'impegno preso con i privati di garantire comunque per dieci anni introiti pari ad una utenza di 40 milioni di cittadini, in assenza di interventi politici tesi a sviluppare la cultura del mezzo pubblico. In particolare, la mancanza di un percorso partecipato che attivasse i cittadini nella progettazione e nella programmazione dei lavori ha fatto sì che questi ultimi venissero percepiti e vengano percepiti tutt'ora come un'imposizione piuttosto che come una possibilità a disposizione di tutti. Per questo ci siamo adoperati anche in commissione "ambiente e mobilità" affinchè si recuperasse il terreno del confronto sulla Tramvia con la cittadinanza, ottenendo una serie di incontri "aperti" come quello che si svolgerà giovedì 8 giugno, alle ore 17.30 in Palazzo Vecchio».(fn)