"Manifestazioni galileiane". L'assessore Nencini: "nascerà il Museo dell'Universo. Non perdiamo l'occasione, lasciamo una traccia nella città"

"In occasione delle celebrazioni galileiane, cogliamo l'occasione per lasciare una traccia importante nella città di Firenze: realizziamo il Museo dell'Universo. Lavoriamo in un sistema di rete con le altre realtà protagoniste e creiamo un unico comitato col ministero dei beni culturali, della pubblica istruzione, dell'università, della ricerca e degli esteri sotto la guida della presidenza del Consiglio dei Ministri per risolvere le stupide guerre fra ministeri che fanno solo danni".Questo quanto dichiarato questo pomeriggio dall'assessore all'innovazione, strategie di sviluppo e Piano Strategico, Riccardo Nencini, durante il suo intervento in Consiglio Comunale, sottolineando la proposta di realizzare il nuovo Museo dell'Universo, nella Torre del Gallo ad Arcetri e replicando a quanto apparso ieri su alcuni quotidiani."Tutto il programma delle iniziative galileiane, che rappresenta uno dei progetti in via di attuazione del Piano Strategico, sarà presentato il prossimo anno alla Comunità Europea – ha proseguito l'assessore Nencini – poiché non vogliamo delle celebrazioni meramente effimere ma piuttosto, delle iniziative che lascino, nella città, una traccia indelebile e che contribuiscano alla divulgazione ed alla promozione della cultura scientifica nel mondo. Tra gli eventi allo studio, anche due mostre ed un convegno, quindi, dire che gli interventi strutturali legati alle celebrazioni galileiane non possono trovare finanziamento, credo sia un grave errore che ci allontana dalla possibilità di sviluppare un programma non effimero con un denso concentrato di iniziative che valorizzino l'imprinting storico-scientifico del nostro Paese e delle nostre città".In seguito è riportato l'intervento dell'assessore Nencini."Il 2009 ricorrerà il quarto anniversario dell'invenzione del cannocchiale di Galileo Galilei, un'innovazione da paragonare alla scoperta dell'America, un passaggio storico. Credo che sia giusto che la città di Firenze insieme ad altre città, si adoperi velocemente per garantirsi l'opportunità di una riattualizzazione del ruolo della cultura scientifica e dell'innovazione. Guardando ad un programma di iniziative fiorentino, che punta ad una valorizzazione degli studi galileiani, sono stati individuati in particolare due eventi espositivi importanti: «L'ottica ed il cannocchiale» e «La concezione dell'universo» ed un convegno sul tema «Dai Greci a Galileo». Ma credo che sarebbe sbagliato guardare a quell'evento come ad un semplice evento effimero che non lasciasse traccia nella solidità della città. Per questo motivo, esistono due linee di intervento: una del Museo della Scienza che coglie l'occasione delle celebrazioni galileiane per determinare una propria trasformazione come Museo Galileiano, riattualizzandone le funzioni didattiche e formative e l'altra, proposta dal professore Pacini, di realizzare nella Torre del Gallo, il Museo dell'Universo. Questo insieme di interventi l'abbiamo concepito sin dall'inizio come un'occasione da realizzare come un unico sistema, con un forte coordinamento con le città e le province di Pisa e di Padova e con le regioni interessate: la Toscana ed il Veneto. Credo che vada conservato questo carattere di rete, credo che ne valga la pena e credo, all'indomani di importanti comunicazioni che si sono avute, che nessuno ha il titolo per dire, ad oggi, «dove e perché si spenderà in quell'occasione?» come ieri è stato pubblicato da alcuni organi di stampa, riportando le dichiarazioni dell'onorevole Ermete Realacci. Credo che sarebbe sbagliato pensare alle celebrazioni galileiane senza una traccia che rimanesse nella vita delle città. Dire che gli interventi strutturali legati alle celebrazioni galileiane non possono trovare finanziamento, credo sia un grave errore che ci allontana dalla possibilità di sviluppare un programma non effimero con un denso concentrato di iniziative che valorizzino l'imprinting storico-scientifico del nostro Paese e delle nostre città. Per fare questo non si può pensare ad un evento, ad una fiera, ad una mostra; si deve pensare al rafforzamento delle funzioni divulgative ed in questo senso credo che vada fatta l'assunzione della scelta del Museo dell'Universo e del Museo Galileiano.Necessario avviare un'iniziativa di marketing strategico a partire dalla prossima presentazione delle iniziative in sede comunitaria, nella prossima primavera alla presenza della Commissione Europea. Voglio anche aggiungere che vivo con preoccupazione quanto si sta determinando in fase di attività ministeriale. Le città, le province e le regioni interessate avevano concordato col ministro dei beni e delle attività culturali la costituzione di un comitato che fosse presieduto da un'autorevole rappresentante della comunità scientifica nazionale ed internazionale. Abbiamo visto che il ministro uscente della pubblica istruzione ha nominato un proprio comitato con un proprio presidente che, francamente, ci sembra al di sotto delle reali necessità. Penso che dovremo dare un impulso per tornare allo schema originale: un unico comitato composto dal ministero dei beni culturali, della pubblica istruzione, dell'università, della ricerca e degli esteri sotto la guida della presidenza del Consiglio dei Ministri per risolvere le stupide guerre fra ministeri che solo danni fanno. Poi, il governo, le regioni Toscana e Veneto, le province, le città dovranno procedere ad accordi mirati per la realizzazione ed il programma e va costruita col governo una programmazione di spesa per l'arco quinquennale 2005-2010 e probabilmente un apposito strumento di spesa per la realizzazione del Museo dell'Universo che è un obiettivo che vogliamo assumere. Per quanto riguarda la realtà fiorentina, insieme al comitato d'onore prima citato, si è costituito un comitato operativo tra gli enti con la partecipazione dei professori Galluzzi, Pacini della Regione Toscana (dott. Ravenni), della Provincia di Firenze (dott.ssa Zamparella), della soprintendenza regionale (dott. Godoli), del Comune di Firenze (direttore dell'assessorato alla cultura dott. Gherpelli), dell'Università (professore Inguscio) e dell'osservatorio astrofisica di Arretri (dott. Palla).Questo ci consente di dire che a fronte di tentativi di spostamento della discussione, la città, ad oggi, ha messo in campo la propria iniziativa che è un'iniziativa celebrativa ma non effimera, cioè vuole essere anche un'occasione per lasciare una traccia di divulgazione della cultura scientifica che possa intercettare la curiosità e stimolare i giovani a questa materia, per avviare una campagna di marketing verso gli altri Paesi, per darsi uno strumento che interrompa la fuga di talenti ma che ne consenta l'attrazione".Domani una delegazione dell'Amministrazione Comunale incontrerà a Firenze il ministro ai beni culturali Francesco Rutelli per informarlo di queste priorità. (uc)