Trentaquattro ultracentenari a pranzo nel Salone dei Cinquecento
Crostini, crespelline e ribollita, carrè di vitello e sformato di broccoli, e infine torta mimosa. Il tutto accompagnato da Chianti, Moscato d'Asti e spumante brut. E' questo il menù del pranzo con gli ultracentenari fiorentini che si è svolto oggi a Palazzo Vecchio. A fare gli onori di casa l'assessore alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni che ha accolto i centenari e i loro familiari nel Salone dei Cinquecento, trasformato per un giorno in una lussuosa sala da pranzo. A Firenze gli ultracentenari sono 146 e ben 34, con una defezione dell'ultimo minuto, hanno accolto l'invito dell'Amministrazione comunale. Si tratta di donne e uomini che hanno spento "almeno" 100 candeline, anche se sono stati invitati anche i fiorentini nati nel 1906 che ancora non hanno festeggiato il compleanno. La palma del convitato più anziano va alla signora Cesira Chiassi, nata nel 1898 e quindi 106 anni compiuti, tallonata da Argia Rosselli che, nata nel 1899, si ferma a 105 anni. Erano presenti anche le quattro generazioni della famiglia Lanini, dalla bisnonna Marina di 100 anni al nipotino Diego appena 4 mesi. Non è invece venuta, perché uscire di casa è ormai diventato una fatica eccessiva, la "nonna" di Firenze, la signora Giulia Sani 112 anni compiuti e che il 16 settembre spegnerà 113 candeline. Ma l'assessore Cioni è andato a trovarla questa mattina a casa portandole in dono un mazzo di fiori e un piatto d'argento. "La signora Giulia sta bene ha spiegato l'assessore Cioni rivolgendosi agli ospiti e fa gli auguri a voi e a tutta la città".L'assessore Cioni si è poi soffermato sulla presenza, sempre più numerosa nella popolazione fiorentina, degli anziani e tra questi degli ultracentenari. "A Firenze sono 146 le persone che hanno cento o più anni. Da questi fiorentini speciali arriva un messaggio importante: la stragrande maggioranza degli ultracentenari vive in famiglia. Questo significa che è l'affetto la cura migliore per trascorrere una vecchiaia lunga e serena: prima di tutto l'affetto della famiglia e quando questa non c'è il compito di prendersi cura degli anziani spetta a tutta la città, dall'Amministrazione comunale al volontariato".Oltre agli ultracentenari e ai loro familiari, al pranzo erano presenti anche le autorità cittadine tra cui il prefetto Andrea De Martino e il vescovo ausiliare Claudio Maniago, che hanno anche rivolto un saluto ai convitati, il questore Vincenzo Indolfi, il colonnello dei Carabinieri Giovanni Nistri, alcuni assessori della giunta comunale e alcuni consiglieri comunali. E ancora, il rettore dell'Università di Firenze Augusto Martinelli, il direttore generale dell'Azienda sanitaria fiorentina Luigi Marroni e dell'Azienda ospedaliera di Careggi Andrea Des Dorides, il preside della facoltà di medicina dell'Università di Firenze Gianfranco Gensini.Al termine del pranzo, allietato dalle canzoni di Narciso Parigi, l'assessore Cioni ha consegnato ad ognuno dei centenari un dono: un bicchiere d'argento. E per le signore anche un mazzo di fiori e per gli uomini una cravatta. Inoltre il capo della cronaca della Nazione Marcello Mancini ha consegnato a tutti gli ultracentenari la riproduzione in argento della prima pagina de La Nazione del 1859. (mf)SEGUE FOTO CGE