Approvato dal consiglio comunale il progetto di riqualificazione dell'area ferroviaria del Romito
Un progetto destinato a riorganizzare e riqualificare l'area ferroviaria del Romito, dove saranno concentrati gli uffici direzionali di Rfi e la sala comando e controllo, del traffico di tutto il nodo fiorentino. Si tratta del "Progetto unitario relativo all'area ferroviaria delle ex officine motori di Firenze-Romito" approvato oggi dal consiglio comunale. In dettaglio il progetto prevede la riorganizzazione funzionale degli spazi e degli edifici posti all'interno dell'area ferroviaria: saranno realizzati nuovi fabbricati, ristrutturati alcuni esistenti mentre altri ancora saranno demoliti migliorando la distribuzione logistica di alcune funzioni delle ferrovie e valorizzando le caratteristiche dei vari immobili. «Questo intervento ha spiegato l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi al consiglio comunale consente di concentrare gli uffici direzionali di Rfi e l'apparato tecnologico, ovvero sala comando e controllo, del traffico ferroviario di tutto il nodo fiorentino nella sola area del Romito. E al tempo stesso permette di liberare dalle attuali funzioni alcuni edifici nell'area della stazione di Porta a Prato e di Santa Maria Novella. Quando sarà completato il trasferimento delle Officine grandi riparazioni all'Osmannoro, infatti, nell'area della Leopolda rimarrà soltanto la caserma della Polfer».In dettaglio i fabbricati, che sorgono all'interno dell'area ferroviaria e sono di fatto invisibili dalla città, ospiteranno gli uffici di RFI del Compartimento di Firenze che traslocheranno dagli immobili situati presso la stazione di Santa Maria Novella e presso l'area della stazione Leopolda a Porta a Prato; la direzione compartimentale infrastruttura di RFI, quella compartimentale movimento di RFI, la direzione personale, gli uffici sanitario e legale. Inoltre nell'area sarà realizzato il nuovo sistema di controllo della circolazione ferroviaria, che rappresenterà il più moderno ed attrezzato strumento per controllare, comandare ed ottimizzare la circolazione dei treni, riducendo gli eventuali conflitti di circolazione sul Nodo di Firenze e sulle tratte Empoli-Siena, Siena-Chiusi, Siena-Montepescali, Pontassieve-Borgo San Lorenzo-Campo Marte, Firenze-Roma lenta e direttissima e le tratte Sesto Fiorentino-Prato-Pistoia. Il progetto è ovviamente è in linea con i protocolli d'intesa siglati il 18 maggio 2005 e il 23 gennaio 2006 fra Regione Toscana, Provincia e il Comune di Firenze e Rete Ferroviaria Italiana relativi allo sviluppo del Polo Tecnologico ferroviario dell'Osmannoro e alla riattivazione del servizio metropolitano Empoli/Signa-Firenze Porta al Prato.In concreto sulla base del progetto unitario approvato oggi, gli accessi all'area ferroviaria saranno due: da via Sighele, attraverso un nuovo sottopasso ferroviario carrabile attualmente in fase di completamento; e da via del Romito, nel tratto compreso tra due sottopassi ferroviari esistenti, dove sarà realizzato un slargo pubblico pedonale. Parte integrante del progetto è la realizzazione, entro l'area ferroviaria, di un parcheggio a raso di oltre 100 posti auto, a servizio esclusivo del personale di RFI.«Ritengo che tale progetto sia positivo sia per la riorganizzazione degli uffici e delle funzioni di RFI, che consente di liberare altre aree; sia per la qualità dell'intervento edilizio - ha commentato Antongiulio Barbaro, presidente della commissione urbanistica - ricordo tuttavia la richiesta già formulata dal consiglio comunale con la mozione approvata l'8 maggio scorso sul "centro di comando del traffico ferroviario di Firenze Campo di Marte": per il corretto funzionamento del sistema di "alta capacità ferroviaria" appare fondamentale mantenere il governo simultaneo del traffico ferroviario della linea lenta e della linea direttissima per Roma. La realizzazione del nuovo centro di controllo RFI al Romito non dovrà auspicabilmente mettere in discussione tale gestione unitaria: chiedo perciò al sindaco di vigilare in tale senso». (fn)