Vicenda cooperative Amig, l'assessore Nencini: "Attiveremo l'unità di crisi per trovare una soluzione. Garantita continuità d'impresa e di assistenza"

La messa in liquidazione è un rischio reale, ma il Comune insieme alla Provincia di Firenze si impegna ad attivare entro il 6 giugno l'unità di crisi per affrontare la situazione, soprattutto per quanto riguarda la continuità d'impresa delle cooperative e dell'assistenza svolta dall'Amig. Sono questi gli elementi centrali dell'intervento in consiglio comunale dell'assessore alle politiche del lavoro Riccardo Nencini in risposta alla domanda di attualità sulla "messa in liquidazione di alcune cooperative collegate ad Amig" presentata da Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista."Allo stato attuale il rischio che persone attualmente occupate in alcune cooperative collegate ad Amig perdano il posto di lavoro è reale – ha spiegato l'assessore Nencini -. Siamo di fronte infatti a un processo che cerca di caricare sullo stato di bilancio delle cooperative una lettura che inevitabilmente porterebbe alla loro liquidazione. E in questo le 40 persone vedrebbero vacillare il loro posto di lavoro. Ecco che quindi deve essere assunto l'impegno perché questo non accada a partire da una considerazione: l'indebitamento, ovvero 800mila euro circa per cinque cooperative, può essere considerato un costo di avvio di impresa. Se avremo una continuità di attività questo costo sarà destinato ad esaurirsi, perché l'impresa ricostituirà la propria dotazione finanziaria". Per quanto riguarda poi il quesito circa lo stato di indebitamento dell'Amig, l'assessore Nencini ha spiegato che "si tratta di un'associazione privata Onlus. Il suo bilancio è rintracciabile, ma ad oggi non siamo a conoscenza dell'effettivo stato di bilancio di Amig". Anche per questo sono apparse improprie le affermazioni apparse sulla stampa che attribuivano responsabilità dirette della Società della Salute.L'assessore Nencini è poi entrato nel dettaglio degli interventi futuri annunciando che "l'Amministrazione comunale, di concerto con la Provincia, attiverà entro il 6 giugno l'unità di crisi, verranno contattati tutti gli interlocutori utili a costituire un tavolo per affrontare il tema della continuità di impresa di queste cooperative e della stessa esperienza assistenziale". Per quanto riguarda la proposta, avanzata sempre nella domanda di attualità, di un coinvolgimento diretto dell'Asp (azienda per i servizi alla persona) Sant'Ambrogio, l'assessore Nencini ha ritenuto questa ipotesi impropria. In un quadro di ruoli definiti il rapporto tra l'Asp e Amig potrà avvenire in ragione di un più efficace coordinamento tra i vari soggetti che operano nel sistema dei servizi alla disabilità per una più efficace risposta ai bisogni che da questa realtà provengono. "Sarebbe ingiusto – ha ribadito l'assessore Nencini – conferire a Sant'Ambrogio una funzione emergenziale, sposteremo semplicemente il costo e determineremmo un'altra inutile situazione di crisi".Infine, ha rassicurato l'assessore "le pubbliche amministrazione sono ad oggi, e lo saranno per il futuro, impegnate per garantire la continuità quantitativa e qualitativa dello stato attuale dei servizi prestata da Amig. Continuità che non metteremo in discussione neanche di fronte ad eventuali nuove definizioni di assetto giuridico interne alla composizione dell'associazione Amig" ha concluso Nencini. (mf)