Consegnato il Fiorino d'oro a Caterina Bueno
Il massimo riconoscimento cittadino all'artista che da oltre trent'anni rappresenta la voce e l'anima della canzone popolare toscana nel mondo: Firenze ha festeggiato oggi Caterina Bueno, insignita dal sindaco Leonardo Domenici del Fiorino d'oro della città. La cerimonia si è svolta in un affollato Saloncino del teatro della Pergola, dove sul palco, oltre all'emozionatissima Caterina e al sindaco, sono saliti Gianna Nannini, il 'poeta in ottava' Altamente Logli, l'avvocato Nino Filastò, il professor Maurizio Agamannone docente di etnomusicologia all'Università di Firenze, l'assessore alla cultura Simone Siliani, con Sergio Staino a fare da cerimoniere. Maria Cassi ha letto un messaggio affettuoso di Antonio Tabucchi, assente perchè impegnato all'estero; fra il pubblico Piero Pelù e Paolo Hendel. Presenti anche i musicisti Giovanni Bartolomei, Saverio Damiani, Jamie Maria Lazzara, Samuele Venturin e i suonatori della associazione culturale "La leggera", che alla fine hanno accompagnato Caterina Bueno nell'esecuzione di alcune canzoni.Questa la motivazione del prestigioso riconoscimento, letto dal sindaco prima del conferimento del Fiorino: "Per aver saputo rappresentare in quaranta anni di attività l'anima più genuina della musica popolare italiana. Il suo lavoro di studio e di indagine appassionata si è unito alle non comuni capacità di esecutrice e alle notevoli doti vocali. La presenza nel Nuovo Canzoniere Italiano e successivamente nel gruppo dell'Almanacco Popolare, la costante ricerca sul campo, fin dagli anni '60, del folk e delle radici della musica dei nostri territori, ne hanno fatto un punto di riferimento per una intera generazione di operatori musicali, contribuendo nel recupero di un repertorio vasto e stratificato di canti popolari e alla costruzione di un nuovo rapporto con la storia collettiva. Con Caterina Bueno la canzone politica, la canzone del lavoro, di impegno sociale e civile, mostra in tutta evidenza la capacità di recitare un ruolo attivo nei processi culturali che attraversano la nostra società, non soltanto facendosi carico di una pur fondamentale conservazione della memoria, ma soprattutto valorizzandone i contenuti alla luce del presente in cui si opera. Questa dimensione della musica è quella che appartiene a Caterina Bueno e che l'artista ha saputo restituirci con le sue canzoni e con la sua opera di divulgazione: una dimensione anti-commerciale, costruita con pazienza e fatica in un viaggio mai interrotto lungo strade sterrate e paesi dai nomi sconosciuti". (ag)SEGUE FOTO CGE