«No ad una via intitolata ad Arrigo Serpieri»: mozione presentata da 14 consiglieri

Una mozione «per revocare l'assegnazione del toponimo ad Arrigo Serpieri sostituendolo con via delle Vittime delle leggi razziali» è stata presentata dal consiglieri Baruzzi, primo firmatario, Formigli, Caffaz, Matteuzzi, Soldani, Ricca (DS), Rotondaro e Pettini (Comunisti Italiani), Perini e Di Giorgi (Margherita), Nocentini e Diaw (Rifondazione Comunista), Varrasi (Verdi) e De Zordo (Unaltracittà/unaltromondo).«Arrigo Serpieri, economista agrario – si legge nella mozione –oltre che sottosegretario del governo fascista, fu rettore dell'ateneo fiorentino dal 1937 all'agosto 1943 ed in quanto tale, applicatore nell'Università fiorentina delle vergognose leggi razziali, giustificate dallo stesso Serpieri con le seguenti parole, pronunciate in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico 1938/39: "[…] il drammatico periodo storico che attraversiamo rende necessario ad ogni popolo di alta civiltà che non voglia morire di stringer le file per mantenere pura e compatta la propria unità spirituale contro ogni forza inquinatrice e disgregatrice […]. E' in questo clima storico che acquista il suo profondo significato il comando del Duce per la difesa della nostra razza: difesa che – se trova una sua base ed una sua forza anche in dati fisici e biologici, poiché l'uomo è uno, materia e spirito – è tuttavia difesa di valori spirituali; cioè, ancora, della verità di Roma, della verità stessa dell'Italia Fascista. Formare legioni compatte, moralmente integre, pure da ogni inquinamento straniero […], tale è oggi il più alto compito della scuola italiana"».«In seguito alle leggi razziali – prosegue il documento – furono allontanati dall' Ateneo Fiorentino oltre 30 docenti ebrei. Peraltro a poche decine di metri da via Serpieri, dovrebbero essere intitolate strade oltre che agli antifascisti Sandro Pertini e Paolo Barile, anche agli insigni giuristi ebrei Enrico Finzi e Federico Cammeo, che fecero tragicamente le spese, a Firenze, delle leggi razziali: Federico Cammeo morì l'anno successivo all'entrata in vigore dei provvedimenti a difesa della razza; la sua famiglia fu poi annientata dal suicidio del figlio e dalla deportazione della moglie e della figlia».I consiglieri firmatari sottolineano come «la qualità del contributo scientifico di Serpieri allo studio dell'agronomia, peraltro messa al servizio del regime fascista come sottosegretario alla bonifica non possa fare premio, nel valutare l'opportunità di intitolargli una strada, sulla gravità delle scelte dello stesso in quanto uomo delle istituzioni». (fn)Questo il testo della mozione:Mozione"Per revocare l'assegnazione del toponimo ad Arrigo Serpieri sostituendolo con Via delle Vittime delle leggi razziali"Presentata dai ConsiglieriBaruzzi, Caffaz, Pettini, Di Giorgi, Diaw, Matteuzzi, Soldani, Ricca, Formigli, Perini, Varrasi, Nocentini, De Zordo, RotondaroIL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZEvista la delibera 1162/2002 "AREA S. DONATO IN POLVEROSA - DENOMINAZIONE AREE DI CIRCOLAZIONE" approvata dalla Giunta il 17/12/2002 con n. adozione 954, che assegna una serie di toponimi per le nuove vie dell'area ex Fiat a Novoli, dove sorge il polo universitario delle Scienze Sociali, tra cui una Via Arrigo Serpieri;considerato che ad oggi l'assegnazione del toponimo ad Arrigo Serpieri non è ancora concretizzata;considerato che il previsto previo parere favorevole alla suddetta assegnazione dei toponimi fu dato dalla commissione toponomastica, allora costituita da soli "tecnici" e non come avviene oggi, in seguito alla delibera del Consiglio Comunale n. 135/24 del 10/03/2003, anche da membri del Consiglio Comunale;ricordato che Arrigo Serpieri, economista agrario, oltre che sottosegretario del governo fascista, fu rettore dell'ateneo fiorentino dal 1937 all'agosto 1943 ed in quanto tale, applicatore nell'Università fiorentina delle vergognose leggi razziali, giustificate dallo stesso Serpieri con le seguenti parole, pronunciate in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico 1938/39: "[…] il drammatico periodo storico che attraversiamo rende necessario ad ogni popolo di alta civiltà che non voglia morire di stringer le file per mantenere pura e compatta la propria unità spirituale contro ogni forza inquinatrice e disgregatrice […]. E' in questo clima storico che acquista il suo profondo significato il comando del Duce per la difesa della nostra razza: difesa che – se trova una sua base ed una sua forza anche in dati fisici e biologici, poiché l'uomo è uno, materia e spirito – è tuttavia difesa di valori spirituali; cioè, ancora, della verità di Roma, della verità stessa dell'Italia Fascista. Formare legioni compatte, moralmente integre, pure da ogni inquinamento straniero […], tale è oggi il più alto compito della scuola italiana".ricordato che in seguito alle leggi razziali, furono allontanati dall' Ateneo Fiorentino oltre 30 docenti ebrei;sottolineata la necessità di onorare la memoria di coloro che furono costretti ad abbandonare l'insegnamento in seguito alle leggi razziali, molti dei quali dopo il 1945 non tornarono mai nelle Università italiane, o vi furono riammessi solo come "sovrannumerari" per non turbare troppo gli equilibri accademici consolidatisi dal '38 al '45;considerato che a poche decine di metri da Via Serpieri, secondo la medesima delibera, dovrebbero essere intitolate strade oltre che agli antifascisti Sandro Pertini e Paolo Barile, anche agli insigni giuristi ebrei Enrico Finzi e Federico Cammeo, che fecero tragicamente le spese, a Firenze, delle leggi razziali (Federico Cammeo morì l'anno successivo all'entrata in vigore dei provvedimenti a difesa della razza; la sua famiglia fu poi annientata dal suicidio del figlio e dalla deportazione della moglie e della figlia);riaffermata la necessità di intitolare luoghi della città a personaggi il cui operato rappresenti inequivocabilmente un contributo positivo alla collettività non in contrasto con i valori costituzionali;considerato che la qualità del contributo scientifico di Serpieri allo studio dell'agronomia, peraltro messa al servizio del regime fascista come sottosegretario alla bonifica, non possa fare premio, nel valutare l'opportunità di intitolargli una strada, sulla gravità delle scelte dello stesso in quanto uomo delle istituzioni;INVITA IL SINDACOA revocare la intitolazione di una strada ad Arrigo Serpieri, prevista nella suddetta delibera 954/2002, ed a sostituire il toponimo con "Via delle Vittime delle leggi razziali".Firenze, 15 Maggio 2006