Formigli (DS) e Perini (Margherita): «Campo di Marte diventi un'unica grande area verde da percorrere a piedi»

Far diventare Campo di Marte un'unica grande area verde, aperta a tutti, da percorrere a piedi, senza strade ad interromperla. E' la proposta lanciata dal capogruppo dei Ds Alberto Formigli e dal capogruppo della Margherita Nicola Perini per «inquadrare il tema del recupero dello stadio Artemio Franchi nell'ambito più proprio».«Si tratta cioè – hanno aggiunto – di individuare le necessità di questo impianto e come queste possono compenetrarsi con quelle dell'abitato che vi sta intorno. A Campo di Marte troppo spesso si vedono gli effetti del prevalente uso sportivo: forte concentrazione di persone, notevoli difficoltà per la mobilità. E, in generale, rispetto alla superfici dedicate alle varie discipline sportive, è invece modesto lo spazio destinato alla pubblica fruibilità».«E' arrivato il momento di discutere di questi temi – hanno rilevato Formigli e Perini – perché la zona di Capo di Marte aspetta da tempo proposte che tengano in considerazione i bisogni e le attese di quella parte di città. Tenuto conto che l'area ha in se le potenzialità per consentire l'individuazione di risorse pubbliche e private necessarie alla realizzazione degli investimenti che devono essere orientati non solo verso l'impiantistica sportiva ma anche verso le necessità espresse dagli abitanti in termini di aree verdi da destinare alla pubblica fruibilità, di parcheggi, di viabilità ed in genere di qualità della vita».Nella proposta si individua una "cittadella dello sport e del tempo libero" circoscritta dal viale Manfredo Fanti ed all'interno della quale sia consentito muoversi a piedi o con la bicicletta. «Viale Paoli – ha spiegato il capogruppo dei DS – potrà essere interrato ed in superficie potranno essere ritrovati prati ed alberi che insieme al futuro recupero dell'area destinata ai "campini" di allenamento della Fiorentina diverranno la nuova dotazione di verde pubblico a disposizione di tutti. Si potranno, inoltre, realizzare parcheggi interrati a servizio dei residenti e degli eventi sportivi, serviti appunto dal viale interrato».Secondo Nicola Perini «sono aumentate le esigenze legate all'utilizzo dell'impiantistica sportiva necessarie a garantirne la completa funzionalità. Occorre altresì che l'amministrazione si doti di un progetto complessivo nel quale siano valutate le diverse necessità tra le quali quelle dei residenti altrimenti non disporremmo più di spazi e superfici per colmare alcune difficoltà. Le strutture sportive devono diventare risorse positive per la collettività anzichè contribuire al peggioramento della qualità della vita di interi quartieri cittadini». (fn)