Nocentini (Rifondazione): «Razzanelli usa le grandi questioni cittadine solo per visibilità personale»
Quersto il testo dell'intervento di Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista:«Le nostre proposte sono talmente giuste che consiglieri di opposizione di destra, come Razzanelli, piano piano arrivano a condividerle, o meglio ad usarle per la loro visibilità personale.Non ci stupisce quindi l'odierna opposizione al sottoattraversamento dell'alta velocità e alla costruzione della stazione sotterranea in area Macelli: la sosteniamo da anni, e abbiamo proposto da anni soluzioni diverse per consentire il passaggio da Firenze dei treni alta velocità, attestandosi su Castello come stazione dedicata. Lo stesso dicasi per la linea 1 della tramvia, per la quale Razzanelli propone oggi la prosecuzione verso l'ospedale di Torregalli, cosa che noi chiedevamo, in assoluta solutine, in tempi in cui era possibile ancora intervenire sul tracciato. Su questa bisogna dire che è stupefacente che un consigliere, da anni presente nella politica cittadina, arrivi così in ritardo rispetto al dibattito e alle decisioni. Ma quello che non sfugge è la volontà di usare le grandi questioni cittadine per visibilità personale, senza entrare nel merito e tenere conto delle distinzioni profonde che ci sono nelle cose: affiancare l'intervento dell'alta velocità a quello sulla tramvia significa confondere le idee, arrivare a dire che "tutti i gatti son bigi". Non è così nè per la tipologia dell'intervento, né per l'obiettivo dell'intervento: i treni alta velocità possono passare lo stesso da Firenze e attestarsi in altra stazione, senza che sia indispensabile sventrare la città; la tramvia è l'unico progetto concreto sul tappeto, quindi realizzabile in tempi credibili, per modificare la mobilità e indurre i cittadini ad abbandonare il mezzo privato. L'unica soluzione per ridurre l'inquinamento atmosferico che sta provocando patologie ben superiori alla medie di altre città. L' autenticità delle "buone intenzioni" di Razzanelli è sconfessata dalla richiesta di bloccare i lavori della tramvia, invece di richiedere, come noi facciamo, un cambiamento a 360 gradi della gestione della sua realizzazione per non condannare la città allo scempio della mobilità privata e dunque dell'inquinamento».(fn)