Cellai (AN): «L'amministrazione è incapace di gestire gli uffici dell'anagrafe»
«L'amministrazione comunale è stata incapace di gestire gli uffici dell'anagrafe che adesso rischiano la paralisi». L'allarme è stato lanciato dal vicecapogruppo di Alleanza Nazionale Jacopo Cellai.«Dalla scorsa primavera ha spiegato l'esponente del centrodestra l'anagrafe si deve occupare anche delle competenze che prima spettavano all'ufficio permessi di soggiorno della questura per i cittadini comunitari. E i problemi si sono ulteriormente aggravati per l' aumentata richiesta di documenti e certificati dopo l' ingresso della Romania nell' Unione Europea. All'anagrafe spetta non solo l'iscrizione della pratica per quanti desiderano rimanere legalmente sul nostro territorio ma anche la gestione, ovvero il controllo dei requisiti previsti dalle norme, come il lavoro e l'assistenza medica, per rilasciare l'attestato di soggiorno».«Compiti importanti e delicati ha rilevato Cellai ma che gli uffici preposti dell'anagrafe si trovano a dover svolgere addirittura senza un adeguato rafforzamento del personale. Anzi, rispetto allo scorso anno, circa dieci dipendenti sono andati via per pensionamenti ed altri motivi, sostituiti solo da due colleghi. La cosa paradossale e piuttosto grave è che la prefettura, nel 2001, inviò al Comune una circolare del Ministero degli Interni dove si raccomandava, tra l'altro, che "gli uffici incaricati della gestione dello stato civile e dell'anagrafe fossero ulteriormente rafforzati e adeguatamente provvisti di personale qualificato". L'amministrazione ha avuto 6 anni per organizzarsi in vista delle nuove competenze da affrontare, ma a quanto pare non sono bastati. E gli assessori ai servizi demografici Lucia De Siervo ed al persone Riccardo Nencini evidentemente non sono stati in grado di fare fronte alla situazione».«Pur lavorando a pieno ritmo ha aggiunto il vicecapogruppo di AN oggi il personale impiegato per le pratiche connesse alla residenza, una decina di persone circa, non ce la fa più a gestire la massa di pratiche che arrivano. Se prima per la definizione di una pratica di iscrizione anagrafica ci volevano circa due mesi, ora ce ne vogliono almeno cinque. Addirittura è diventato impossibile smaltire quelle arretrate, senza dimenticare che il pacchetto varato dal Ministro Nicolais prevede multe per le inadempienze in termini di tempo: in una lettera indirizzata alla prefettura tramite i sindacati, si legge che "gli operatori dell'anagrafe declinano ogni responsabilità per il non rispetto dei tempi previsti dalla legge nell'espletamento delle pratiche anagrafiche"».«Per far fronte al problema ha concluso Cellai l'amministrazione deve anzitutto destinare un numero sufficiente di operatori fissi per poter sostenere il turno diinformazioni e allo sportello, garantendo personale adeguatamente qualificato del back office e del front office, e garantire anche la sorveglianza dell'ufficio da parte della polizia municipale poiché sono stati più volte segnalati casi di persone chehanno offeso e minacciato i dipendenti comunali, a causa delle code lunghissime.Infine bisogna intervenire per migliorare l'accoglienza degli utenti: la sala di attesa è ridicola rispetto alla massa di utenti che ogni giorno arrivano all'anagrafe, molti dei quali costretti a lunghe file sui marciapiedi in via dei Leoni. Le elezioni amministrative del 2009 si giocheranno anche sulla rapidità e sull'efficienza della macchina amministrativa. Con sei anni a disposizione per organizzare le cose avremmo fatto meglio». (fn)