Checcucci, Cellai e Nascosti (AN): «Tassa sui rifiuti più pesante per la chiusura della discarica di Case Passerini»

«Con la chiusura a fine dicembre di Case Passerini, la discarica di riferimento dell'area fiorentina, ci troveremo a dover smaltire altre 120.000 tonnellate di rifiuti l'anno. Ed i maggiori costi saranno scaricati sulle tasche dei contribuenti». L'allarme è stato lanciato dai consiglieri di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci e Jacopo Cellai e dal consigliere provinciale di AN Nicola Nascosti.«I problemi riguardano l'intera Regione Toscana, ma in particolare il comprensorio fiorentino - hanno spiegato i tre esponenti del centrodestra – fino alla realizzazione del termovalorizzatore si continuerà a dipendere fortemente da impianti fuori Provincia per lo smaltimento dei rifiuti trattati e non: il 65% di tutto il rifiuto urbano prodotto è trasportato e trattato fuori dallo stesso ambito territoriale».«La realizzazione del termovalorizzatore presuppone un iter estremamente lungo – hanno aggiunto - soprattutto se si considerano i ritardi accumulati anche nella fase di predisposizione del piano industriale dell'Ato che risulta non sia ancora pubblicato. Solo a seguito dell'operatività del piano dovranno essere iniziate le progettazioni e, comunque, a novembre si terrà un referendum nel quale i cittadini si pronunceranno sulla condivisione o meno della costruzione dell'impianto. Il costo medio a tonnellata è di circa 78 euro. Per le altre discariche, che si trovano tutte fuori dal territorio fiorentino, si deve pagare molto di più: le cifre comprendono i costi per il trasporto dei rifiuti e quelli dei contributi a Comuni, enti ed Ato vari. Mediamente per una tonnellata di deve sborsare 132 euro. Ad esempio, il conferimento dei rifiuti alla discarica di Casa Rota, in provincia di Arezzo, costa 10 milioni euro l'anno».«Il nuovo impianto – hanno sottolineato Checcucci, Cellai e Nascosti – dovrebbe essere pronto nel 2013 e così la chiusura di Case Passerini porterà, a partire dal prossimo anno, maggiori costi per almeno 6 milioni di euro l'anno. Nei 6 anni che decorreranno dalla chiusura della discarica di case Passerini fino all'inaugurazione dell'impianto, complessivamente i cittadini saranno chiamati a pagare, nella migliore delle ipotesi, più di 36 milioni di euro in più. Tutti soldi che dovranno pagare i cittadini con la Tia, la tassa di igiene ambientale».«L'unica certezza, dunque, è l'aumento esponenziale delle tariffe a causa della scelta di non scegliere da parte di chi ci amministra – hanno concluso i tre consiglieri di AN – così, per non scontentare quella parte di sinistra che la sostiene, questa precaria maggioranza ha preso una decisione irresponsabile che, nello scenario più ottimistico farà aumentare le tariffe. Ma che, più realisticamente, porterà Firenze nella stessa situazione di Napoli. A fronte di queste decisioni in materia di impianti, l'unica scelta è stata quella di far gestire tutto all'unico soggetto che dovrebbe risultare dalla fusione Quadrifoglio-Safi. Il tutto violando la normativa nazionale che prevede solo ed esclusivamente la gara». (fn)