Vendita di alimenti con distributori automatici. L'assessore Gori: "Anche qui deve essere vietata la vendita di alcolici. Occorre una modifica del codice di commercio regionale"

"È necessario che la legge di modifica del codice di commercio preveda anche il divieto di vendita di bevande alcoliche attraverso i distributori automatici. È necessario, perché ormai vanno diffondendosi sempre di più i locali dove sono presenti solo i distributori automatici senza nessun controllo da parte del personale di servizio. Questa modifica è necessaria per non svilire l'efficacia delle ordinanze emesse dal Comune di Firenze che limitano l'abuso di bevande alcoliche la notte e tra i minorenni. Deve essere applicata una norma regionale ferma da quasi tre anni".È quanto ha dichiarato l'assessore alle attività produttive Silvano Gori precisando che ormai la presenza di distributori automatici di bevande ed alimenti si è diffusa sempre di più, anche in assenza di personale di controllo (come avviene, ad esempio, per quegli esercizi che servono anche piatti caldi)."Abbiamo posto tale problema agli uffici della Regione – ha proseguito l'assessore – e la risposta è stata che si tratta di un anomalo esercizio di somministrazione, poiché sprovvisto di attrezzature necessarie per il consumo, sul posto, degli alimenti e quindi vige una diversa regolamentazione. Il problema, però, dev'essere superato perché questi esercizi vendono alcolici senza controllo, grazie ad un Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza che risale al 1931 e che, ovviamente, non poteva prevedere questo tipo di vendita, disciplinata solo da circolari ministeriali"."Da anni abbiamo chiesto alla Regione di intervenire con una modifica normativa che impedisca la vendita non controllata di bevande alcoliche, anche negli autogrill delle autostrade – spiega l'assessore Gori –. Nel gennaio del 2005 il Consiglio Regionale ha approvato la legge che vietava la vendita di bevande alcoliche con distributori automatici ma, finora, la Regione non ha ancora approvato il regolamento attuativo del codice di commercio. Bisogna intervenire al più presto perché, altrimenti, in questo modo, anche un bambino di 10 anni può comprare da solo la birra e consumarla". (uc)