Iran, la commissione pace e solidarietà internazionale aderisce all'appello contro la violazione dei diritti umani

Dal Comune di Firenze un appello per tenere alta l'attenzione sulla condizione delle donne in Iran. E' quello lanciato dalla commissione pace, rappresentata dal presidente Lorenzo Marzullo e dalla consigliera Susanna Agostini insieme all'associazione Iride, un punto di riferimento per le donne immigrate che agisce sul territorio, promuovendo progetti di mediazione linguistica e attività interculturali.I dati per il 2007 sulla violazione dei diritti umani in Iran, forniti dall'associazione Iride, parlano chiaro: in luglio ci sono state 31 impiccagioni, in agosto 37 impiccagioni e in settembre 13 impiccagioni e 4 tagli di una mano. Senza contare la campagna di moralizzazione dei costumi che ha provocato l'arresto di 113.454 donne che non avevano i capelli sufficientemente coperti dal velo.L'appello, a cui ha aderito la commissione pace, è stato presentato dal consiglio nazionale delle Resistenza iraniana, per "sensibilizzare la comunità internazionale ad approvare una risoluzione di condanna della violazione dei diritti fondamentali del popolo iraniano da parte del regime dei mullah".Questa mattina il presidente Marzullo e la consigliera Agostini hanno incontrato le rappresentanti dell'associazione Iride Atonia Banfi e Iva Monciatti che oltre a denunciare la terribile situazione iraniana descritta anche nel volume "Integralismo islamico e questione femminile" hanno consegnato ai membri della commissione una lettera firmata da due donne iraniane, rappresentanti del consiglio nazionale della Resistenza, Sima Sharifian e Taranè Davaran, dove si denuncia la situazione del loro paese.«Le condizioni di vita di gran parte delle donne iraniane è tragica – hanno sottolineato Lorenzo Marzullo e Susanna Agostini -. Ci impegneremo affinchè questi appelli siano sottoscritti dal maggior numero di persone e che Firenze recepisca il messaggio di denuncia e solidarietà. Come commissione siamo sensibili a queste tematiche e la violenza sulle donne è una questione su cui tener alta l'attenzione non solo nei paesi come Iran e Afganistan ma anche in occidente, dove ci sono violenze che si manifestano quotidianamente, in casa e in famiglia».«Il contributo di innovazione della politica che le donne stanno dando in tutto il mondo deve essere riconosciuto – hanno proseguito Marzullo e Agostini - come strumento essenziale per politicizzare e laicizzare gli stati, con l'appoggio delle istituzioni e dell'associazionismo. Dopo l'incontro con Iride non possiamo rimanere indifferenti – hanno sottolineato il presidente Marzullo e la consigliera Agostini - la nostra commissione proseguirà l'attività in difesa dei diritti umani. Il genere femminile non è solo vittima in quanto tale ma come soggetto attivo in evoluzione, chi ha il potere lo vuole mantenere e si sente in pericolo da chi invece esprime un cambiamento. Confermiamo l'appoggio all'appello per la raccolta di firme contro la violazione dei diritti umani in Iran – hanno concluso - che pubblicheremo anche sulla rete civica del Comune». (fn)