FI: «Il comandante della polizia municipale deve dimettersi»

Questo il testo dell'intervento del capogruppo di Forza Italia Paolo Amato, del vicecapogruppo Gabriele Toccafondi, dei consiglieri Jacopo Bianchi, Enrico Bosi, Bianca Maria Giocoli, Massimo Pieri e Marco Stella:«Le dimissioni sono doverose e il comandante della polizia municipale Alessandro Bartolini le avrebbe dovute già dare. Ma visto che in troppi fanno finta che nulla sia accaduto in queste settimane oggi siamo noi a richiederle e per argomentarle ci basiamo su quanto scritto dal comandante in questi giorni e su quanto risposto, pur se a titolo personale, dal procuratore Ubaldo Nannucci.In sostanza una bocciatura senza possibilità di esami di riparazioni, bocciatura su tutti i fronti sia nello stile che nei contenuti delle lettere. Politicamente tutta la vicenda e tutto il carteggio non si può che leggere così. Oggi festa del corpo della polizia municipale, riconfermiamo la fiducia nel corpo dei vigili uirbani, ma ribadiamo la richiesta di dimissioni.La lettera a firma del comandante Bartolini con oggetto "episodi avvenuti in Consiglio Comunale" è del 3 ottobre ed è indirizzata al presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini ma anche alla procura. Nella lettera si legge che secondo lo stesso comandante "di questi lunedì ce ne potrebbero essere molti fino alla fine della legislatura, se non si interviene in tempo per ripristinare le regole", inoltre lo stesso Bartolini prima di parlare dell'articolo 61 del regolamento del consiglio comunale che disciplina l'ordine in aula ci riporta, "solo per ricordarlo a me stesso", tutti gli articoli del codice penale che riguardano, a suo dire, fatti avvenuti durante gli ultimi consigli comunali tanto da ribadire: "in questa cornice si è svolto il consiglio del 1° ottobre". Argomentazioni smentite di fatto dalla risposta del procuratore che pur facendo considerazioni personali, ha ribadito la validità degli articoli del regolamento comunale e i poteri del presidente del consiglio. Una bocciatura su tutti gli aspetti toccati dal comandante Bartolini. Anzi se adesso abbiamo la certezza della validità del 3° comma dell'articolo 61 del regolamento, ovvero che l'ordine compete al presidente del consiglio, validità confermata dalla lettera del procuratore, vorremmo capire perché in altre sedute questo non è stato garantito, abbiamo infatti scoperto casualmente che vi sono state persone denunciate per la seduta del 17 settembre ma il presidente Cruccolini non ne sapeva niente.Proseguiamo poi con la parte riguardo l'espulsione dall'aula dei consiglieri del centrodestra da parte dei vigili su ordine del presidente del consiglio. Nella lettera del 3 ottobre il comandante scrive: "siamo dovuti intervenire in forza per eseguire il Suo ordine di espulsione dall'aula di tutto il pubblico rumoreggiante, e quindi dei consiglieri dell'opposizione che disturbavano i lavori". Fatti che noi abbiamo sempre citato e che rispondevano alla nostra ricostruzione. A seguito di una lettera del 4 ottobre di richiesta di rettifica di questo punto da parte del presidente del consiglio, lo stesso giorno il comandante precisa "prendo atto di ciò che Lei mi comunica, e in tal senso rettifico". E' possibile modificare un fatto così grave, almeno per quanto ci riguarda, con una semplice richiesta di rettifica? Pare di si. Ma c'è di più perché solo il 6 ottobre, sempre lo stesso comandante, sente il dovere, senza che nessuno lo avesse sollecitato, di ritornare sull'argomento precisando, con nuova lettera a Cruccolini, che con l'espressione ordine di espulsione dei consiglieri dell'opposizione che disturbavano i lavori "intendevo dire che gli agenti hanno accompagnato il pubblico fuori dall'aula, ma all'interno del pubblico stesso si erano mescolati i consiglieri d'opposizione che sono uscita anch'essi, contemporaneamente o quasi alle altre persone…Ecco il perché della mia rettifica, apparentemente un po' sibillina".Noi ribadiamo, anche sentendo le registrazioni, la nostra versione ovvero che siamo stati espulsi dall'aula su ordine di Cruccolini, che poi era la prima versione del comandante Bartolini, che però, prima sollecitato da Cruccolini poi da solo ha rettificato.Ci domandiamo come e se questo Comune possa avere ancora fiducia nell'attuale comandante».(fn)