Capigruppo della sinistra: «Si deve dare attuazione all'ordine del giorno per il superamento dell'ordinanza sui lavavetri»

Una comunicazione del sindaco sull'attuazione dell'ordine del giorno, approvato lo scorso 17 settembre, che lo impegnava «a superare l'ordinanza sui lavavetri entro il termine di quindici giorni con un atto che preveda strumenti per inquadrare e monitorare il fenomeno al fine di creare le condizioni per risolvere definitivamente la questione», comunicazione alla quale si era impegnato il vicesindaco in conferenza dei capigruppo. La richiesta è stata avanzata dai capigruppo Anna Nocentini (Rifondazione Comunista), Nicola Rotondaro (Comunisti Italiani), Anna Soldani (Sinistra Democratica), Giovanni Varrasi (Verdi) e Ornella De Zordo (Unaltracittà/Unaltromondo).«Gli atti del consiglio comunale - ha ricordato Anna Nocentini – sono atti importanti che non possono né essere disattesi, né dimenticati né bypassati. La questione lavavetri può apparire marginale ma così non è per l'eco medicatica che ha avuto e per il dibattito che ha innescato sulle politiche securitarie nelle città. Siamo preoccupati per quelle politiche che aumentano l'area della illegalità, e siamo solidali con i cittadini che proseguono lo sciopero della fame ogni giorno davanti a Palazzo Vecchio e aderiremo alle forme di protesta che saranno proposte per il 17 ottobre, giornata mondiale per la lotta alla povertà».Ornella De Zordo ha sottolineato la «mancata risposta ad un preciso indirizzo del consiglio comunale». «Che senso ha votare atti – si è domandata la capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo – quando poi il risultato è questo, ovvero che non sono attuati? La nostra è un richiesta forte per una comunicazione del sindaco, non accettiamo che non ci venga detto niente».Secondo Giovanni Varrasi «l'ordine del giorno parlava, giustamente, di superamento dell'ordinanza». «E' fondamentale – ha aggiunto Varrasi – coniugare il tema delle regole con quello della comprensione di fenomeni complessi come quello dell'immigrazione».«Sono preoccupato per il consiglio comunale – ha detto Nicola Rotondaro – già nella seduta dedicata alla questione sicurezza avevamo dato precise indicazioni all'amministrazione. E ancora non ne sappiamo nulla. Poi c'è l'ordine del giorno sui lavavetri, della cui attuazione non abbiamo ancora avuto notizia. Il consiglio comunale ha ancora un senso se è questo il modo di gestire le cose? Mi aspetto che al più presto il sindaco ci dia una risposta. Vediamo ogni giorno cittadini che proseguono lo sciopero della fame davanti a Palazzo Vecchio e non possiamo che solidarizzare con loro e aderiamo alle forme di protesta che saranno proposte per il 17 ottobre, giornata mondiale per la lotta alla povertà».«Siamo sensibili al tema dell'esclusione sociale – ha dichiarato Anna Soldani – abbiamo chiesto e aspettiamo la risposta del sindaco. Quell'ordine del giorno deve avere attuazione: le iniziative sulla legalità devono essere sempre accompagnate da pratiche di solidarietà». (fn)