Tramvia, De Zordo: «Le grandi opere non si fanno senza il consenso della popolazione»
Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo:«Non corrisponde alla realtà il concetto che essere "a favore o contro la tranvia" sarebbe "di sinistra o di destra". La realtà è più articolata e smentisce questa semplificazione di comodo. Che io sia all'opposizione di sinistra in questo Consiglio mi pare un dato inequivocabile. Come anche, e lo testimoniano le proposte da me presentate, il mio essere nettamente a favore del Trasporto Pubblico Locale, sia per la tutela della salute dei cittadini che per la mia fiducia in un modello di sviluppo che si richiama alla decrescita e ai consumi responsabili. Questo non significa che io non possa valutare e anche criticare questo progetto concreto di Trasporto Pubblico. Anzi, proprio per questo sento il dovere di farlo. E aggiungo che è incredibile il tasso di avversione che, per incapacità e chiusura, questa Giunta è riuscito a coagulare intorno alla tranvia, anche in chi non vuole affatto la metropolitana ma un servizio di superficie. Ma parliamone nello specifico di questo progetto di tranvia: è un progetto nato male, circa 14 anni fa, che già nel tracciato della linea 1 mostrava di sacrificare il polo ospedaliero di Torregalli rispetto a una zona di futura urbanizzazione, senza una Valutazione di Impatto sul progetto definitivo (e infatti le difficoltà vengono affrontate strada facendo, con gravi ritardi), senza un serio studio dei flussi di traffico. Inoltre si è deciso di affidare le linee 2 e 3 attraverso la modalità del Project Financing (i cui danni questa città ha già sperimentato nel caso della Fortezza). Infine, viene calato dall'alto senza essere inserito in una visione complessiva e intermodale del traffico e della sosta (incredibilmente Firenze non ha ancora un piano della sosta!), quindi senza alcuna garanzia che la tranvia sia sostitutiva e non aggiuntiva al traffico privato che dovrebbe sostituire. Ormai la linea 1 è bene che venga terminata e al più presto; anzi, siamo molto preoccupati per i ritardi che già ammontano a più di un anno e che vedono raddoppiare i costi di realizzazione. Troppi i nodi ancora irrisolti per le tre linee tranviarie: manca parere sovrintendenza per il capolinea in piazza stazione, la soluzione per il sottopasso di via dello Statuto, per non parlare dei due sottopassi di viale Belfiore e della Fortezza, l'accordo per i reperti di piazza Uccello e via andando. Manca la conoscenza persino da parte del Consiglio comunale (figuriamoci dei cittadini) dei progetti definitivi revisionati delle linee 2 e 3, i cui tracciati suscitano le maggiori preoccupazioni in termini di impatto ambientale e di rapporto costi/benefici.E' necessario e responsabile fermarsi di fronte alle proteste di un sempre maggior numero di cittadini. Aprire finalmente il dialogo, e non far finta che questo sia il miglior progetto di tranvia possibile. Per questo ho presentato oggi 2 ordini del giorno: uno riguarda la situazione specifica di viale Morgagni dove il taglio di alberi non è stato mai motivato con chiarezza. Chiedo che si sospenda il taglio degli alberi di viale Morgagni e di via di Novoli e della cantierizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, fino a quando non siano state individuate altre soluzioni tali da salvare le attuali alberature. Il secondo chiede che non si proceda ad aprire cantieri per la seconda e terza linea prima della presentazione e condivisione dei progetti da parte della cittadinanza, e ricordo che proprio il programma dell'Unione dice che le 'opere pubbliche di grande impatto non devono essere imposte ma realizzate con il consenso delle popolazioni».(fn)