Seminario nazionale "Reti comuni", aumentano gli alunni che frequentano i centri di alfabetizzazione di lingua italiana. I primi sono cinesi, poi peruviani e rumeni

Sono 2.993 gli alunni stranieri iscritti al 31 agosto 2007 a Firenze nelle scuole primarie e secondarie di primo grado per l'anno scolastico in corso. La nazionalità più alta è l'Albania con il 13%, seguono poi la Romania che ha raggiunto quella cinese entrambe al 12%. Le altre sono: Perù 10%, Filippine 9%, Ex Jugoslavia e Marocco 5%, Rom 4%, Brasile 3% e il restante 2% sono altre nazionalità.Sono i dati resi noti dall'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri durante il primo seminario nazionale "Reti comuni: le azioni della scuola e degli enti locali per l'integrazione dei bamb9ini e dei ragazzi immigrati", che si è svolto oggi all'Istituto degli Innocenti. Hanno preso parte, tra gli altri, dopo i saluti della presidente dell'Istituto degli Innocenti Sandra Maggi, Vinicio Ongini del Ministero della Pubblica Istruzione e Cesare Angotti direttore dell'ufficio scolastico regionale della Toscana."La città ha accettato in questi anni la sfida dell'innovazione – ha spiegato l'assessore Lastri – sostenendo politiche per il diritto allo studio per bambini e ragazzi immigrati, sviluppando buone pratiche che hanno dato la possibilità agli alunni stranieri che arrivano in ogni momento dell'anno scolastico ad avere il diritto all'istruzione grazie alla Rete tra Comune, scuola, quartieri, associazionismo, volontariato e cooperazione".Fiore all'occhiello del Comune di Firenze sono la realizzazione, dal 2000, dei centri di alfabetizzazione - che sono Ulysse, Giufà e Gandhi - dove gli alunni stranieri prendono confidenza e imparano la lingua italiana, anche se, contemporaneamente, sono previsti dei laboratori dove vengono mantenute le lingue d'origine.Nell'anno scolastico 2006/2007 sono stati 1021 gli alunni stranieri che hanno usufruito dei tre centri di alfabetizzazione, mentre 714 bambini hanno frequentano percorsi interculturali e linguistici nella lingua di origine. 53 le nazionalità presenti: 22% cinese, 14% peruviana, 11% rumena, 9% rom e albanese, 6% filippina, e il resto sono di altre nazionalità. Il 52% che frequentano i centri sono iscritti alla scuola secondaria di primo grado mentre il restante 48% sono della primaria.L'assessore Lastri ha poi ricordato le tante iniziative intraprese in questi ultimi anni. Oltre ai percorsi di facilitazione all'apprendimento dell'italiano come seconda lingua per gli alunni, vengono svolti servizi di mediazione linguistica per le famiglie degli studenti stranieri, corsi di aggiornamento per insegnanti e operatori su lingue e cultura d'origine, la produzione di materiale didattico, raccolta e documentazione delle esperienze dei materiali prodotti al centro e nelle scuole del quartiere, un vocabolario per gli alunni e un vademecum per le famiglie utile per orientarsi all'interno della scuola."Sono diversi i servizi per gli alunni e le loro famiglie – ha aggiunto l'assessore Lastri – e il nostro impegno è quello di consolidare le opportunità offerte fino ad oggi, che sono di grande rilievo per l'inclusione sociale, ad iniziare proprio dai bambini che frequentano l'asilo nido". (pc)