Donzelli (AN): «Mostra omosex a Firenze solo se saranno escluse le opere offensive»
«La censura sia religiosa che politica è un freno per la crescita culturale e politica di un popolo e di una nazione». Lo ha detto il consigliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli, che è anche presidente nazionale di Azione Universitaria, commentando «la notizia apparsa sulla stampa secondo la quale la ormai famosa mostra di Sgarbi sull'omosessualità potrebbe approdare a Firenze dopo i rifiuti di Milano, Napoli, Roma e Campione d'Italia».«Ci sono alcune opere inaccettabili, offensive della cultura cattolica, in alcuni casi anche pedopornografiche ha aggiunto Donzelli per esempio quella intitolata Miss Kitty di Paolo Schmidlin che raffigura anche Papa Ratzinger, o la Pietà di Paolo Cassarà, in cui oltre la blasfemia del nome raffigura una Madonna che stringe tra le braccia una bambola gonfiabile. Opere di questo genere non possono essere esposte a Firenze e il Comune non può permettersi di patrocinarle, ma se venissero escluse le opere offensive e lesive, non avrebbe senso essere contrari all'esposizione della mostra perchè raffigurante arte omosex».«L'Europa affonda le proprie radici nella cultura cristiana, ma anche greco-latina ha concluso il consigliere di AN ed è innegabile che l'arte visiva, ma anche la letteratura siano costellate da esempi non particolarmente eterosessuali. Non mi scandalizza l'idea di una mostra omosex, mi offende però se diventa una scusa per deridere i valori cattolici e valorizzare deliri pedopornografici. Impossibile trascurare che Alessandro Riva, il primo ideatore della mostra è al centro di vicende giudiziarie proprio per pedofilia». (fn)