«Solidarietà alla protesta pacifica in difesa della democrazia», ordine del giorno della commissione pace sulle manifestazioni in Birmania

Approvata all'unanimità questo pomeriggio in consiglio comunale una risoluzione presentata dalla commissione pace in sostegno delle manifestazioni contro il regime di Myanmar, ex Birmania.Nella risoluzione si impegna il sindaco «ad esprimere, la solidarietà al popolo birmano e a farsi portavoce presso le Nazioni Unite dei disagio di Firenze e di tutti gli eletti» e a sollecitare «il Ministro degli Esteri a farsi portavoce di un ulteriore intervento presso l'Unione Europea».La risoluzione infine impegna il sindaco a «sollecitare presso il consiglio di sicurezza dell'Onu perché invii al più presto una missione, in Myanmar, invitando paesi come la Cina, la Russia, l'India, e i membri dell'Asean, perché facciano pressioni sulle autorità birmane per scongiurare una repressione, già violenta e sanguinosa, e perché vengano risolti i persistenti problemi in materia di diritti umani».«Uno dei simboli di questa battaglia per la democrazia è Aung San Suu Kyi – ha sottolineato il presidente della commissione pace Marzullo – alla quale il Comune di Firenze ha assegnato il giglio d'oro nel 2004, Premio Nobel per la pace e leader dell'opposizione che da anni sta lottando contro la giunta militare che governa la Birmania. Aung San Suu Kyi è una donna, fragile ed esile nel fisico ma determinata e coraggiosa nella volontà di portare avanti il suo impegno in difesa dei diritti umani e della democrazia nel Paese».«Lo dimostra il fatto – ha concluso il presidente Marzullo - che ha passato gli ultimi 17 anni della sua vita tra le mura del carcere e agli arresti domiciliari. Firenze città operatrice di pace sosterrà sempre queste battaglie e farà in modo che il livello di attenzione su queste problematiche rimanga alto». (fn)