Tramvia, lettera dei capigruppo del Cdl sul consiglio di lunedì scorso

Questo il testo della lettera inviata da Paolo Amato (FI), Riccardo Sarra (AN) e Mario razzaneli (UDC) al presidente del consiglio comunale, alle vicepresidenti, ai capigruppo ed al sindaco:«Al Presidente del Consiglio ComunaleAlle Vice Presidenti del Consiglio ComunaleAi Capigruppo ConsiliariAl SindacoI sottoscritti Consiglieri comunali in merito alla discussione della Conferenza di Programmazione e del Consiglio Comunale di lunedì 24 settembre precisano e richiedono quanto segue.Durante la discussione in Conferenza di Programmazione:Alle ore 15:00 apprendiamo dal Presidente del Consiglio riferito al punto sulle domande di attualità, che il Sindaco "ha un impegno istituzionale con l'Anci con il Governo per la finanziaria e quindi non può rispondere agli interroganti". Vista l'assenza di altre informazioni sul tema oggetto della seduta ovvero la comunicazione sulla tramvia è stato Gabriele Toccafondi a chiedere "se in virtù del suddetto impegno del Sindaco quest'ultimo non sarà presente al dibattito". Emerge dalla replica di Cruccolini e di Matulli, che sabato era stata fatta comunicazione da parte del Sindaco allo stesso Cruccolini con la richiesta di rinviare comunicazione e dibattito al lunedì della settimana successiva. Fatto che non viene peraltro riportato nel verbale della riunione, nel quale si evidenzia invece il successivo passaggio della discussione ovvero quello relativo alle ipotesi di svolgimento del consiglio, sulle quali la CdL si esprime per il rinvio, stante la richiesta e le motivazioni della stessa, sia della comunicazione che della discussione. Concetto riconfermato anche nel finale della discussione con l'aggiunta della motivazione del rispetto del Consiglio Comunale e con il richiamo al Regolamento, che nel verbale non viene specificato, richiamo che, pur con interpretazione differente, viene fatto anche dal consigliere Formigli.Una volta "deciso" a maggioranza di non accettare la richiesta del Sindaco e della CdL di rinviare tutta la discussione, comunicazione compresa, viene "deciso" sempre a maggioranza di fare solo la comunicazione interpretando ancora una volta il regolamento. Poiché mentre Cruccolini in chiusura della discussione dichiara: "…dagli interventi prevale la linea che prevede lo svolgimento nella seduta odierna della comunicazione del Vice Sindaco sulla tramvia, rinviando alla prossima seduta il dibattito e l'esame degli atti collegati" il Regolamento su questo ci sembra preciso e difficilmente interpretabile.E' utile infatti ricordare l'art. 43 del Regolamento del Consiglio comunale che al comma 3 recita: "Quando la discussione in Consiglio è promossa da una comunicazione del Sindaco o della Giunta, di norma, le mozioni vengono presentate e approvate nella seduta successiva". Quindi se era logico e opportuno spostare gli atti collegati alla seduta successiva non lo era spostare la discussione relativa alla comunicazione, e qui sarà utile ricordare anche l'art. 65 comma 2 che specifica "…Sulle comunicazioni del Sindaco è consentito ad un oratore per ciascun Gruppo di intervenire nel merito e per non più di cinque minuti ciascuno". Risulta quindi difficilmente interpretabile che a seguito di una comunicazione di giunta i consiglieri non abbiano la possibilità di intervenire.La discussione della commissione di programmazione termina alle ore 15.40 con l'intervento di Cruccolini: "relativamente alle interrogazioni collegate alla tramvia, gli interroganti replicheranno alle eventuali risposte rese dall'assessore nel corso della prossima seduta".Anche qui è utile richiamare l'art. 42 del regolamento che al comma 6 precisa "Il Sindaco può chiedere al Presidente del Consiglio comunale di rispondere in Consiglio, anche riunendo in un'unica risposta più interrogazioni e interpellanze. L'argomento dell'interrogazione o dell'interpellanza è iscritto nell'ordine del giorno nella sezione dedicata alle comunicazioni del Sindaco e il dibattito si svolge secondo le regole poste dal successivo art. 65, articolo che stabilisce che: "per ogni argomento, la comunicazione del Sindaco o suo delegato è seguita dalla replica dell'eventuale interrogante o interpellante, che non può durare più di cinque minuti". Anche qui risulta difficile che una maggioranza numerica possa modificare un articolo così preciso del regolamento, ma è quello che per l'ennesima volta ci sembra essere accaduto.Durante la discussione in aula:Il Presidente del Consiglio Cruccolini ordina alla Polizia Municipale di allontanare il pubblico che non si era reso responsabile di alcun disordine che ne motivasse la decisione, e anche il verbale dei vigili urbani su questo è chiaro: "…non veniva identificato nessun appartenente al pubblico". Fatto, quello dell'ordine di allontanare il pubblico, che ha generato la protesta dei consiglieri della CDL che come riporta il verbale dei vigili "…i consiglieri dell'opposizione si alzavano e si portavano nella suddetta area (quella del pubblico) e si mescolavano tra il pubblico continuando a protestare contro il resto del consiglio". E' del tutto evidente che il pubblico non andava allontanato perché non aveva protestato e la decisione del centrodestra di cercare di scongiurare lo sgombero era data da un ordine ingiustificato. Protesta quella dei consiglieri che non è proseguita con l'intervento nel pubblico tanto che dopo qualche minuto il pubblico è stato allontanato dall'aula senza problemi. Protesta che è continuata nei confronti del Presidente al quale abbiamo più volte spiegato quale fosse la realtà dei fatti. Presidente che non ha però ascoltato le nostre ragioni, ha sospeso la seduta del Consiglio e convocato una riunione dei Capigruppo con la presenza dei due Vicepresidenti alla quale hanno però partecipano solo i Capigruppo di maggioranza in assenza di verbalizzanti. Al rientro in aula lo stesso Presidente comunica un provvedimento di censura nei confronti di tutti gli esponenti della CDL, in particolare nei confronti di Paolo Amato, Jacopo Bianchi e Giovanni Donzelli perché come ha dichiarato in Consiglio "si sono resi promotori di una situazione indegna per il Consiglio Comunale". Provvedimento assunto dopo aver riunito i Capigruppo e non l'Ufficio di Presidenza, contravvenendo alle norme che attribuiscono il diritto di applicare la censura all'Ufficio di Presidenza. Qui vorremmo far notare come l'art. 59 comma 2, 3 preveda che: "Quando un Consigliere turba l'ordine o pronuncia parole sconvenienti, il Presidente lo richiama all'ordine e può disporre l'iscrizione del richiamo nel processo verbale. Il Consigliere richiamato può dare spiegazioni alla fine della seduta; in seguito a tali spiegazioni il Presidente del Consiglio comunale può disporre, a suo insindacabile giudizio, la revoca del richiamo.Qualora il Consigliere richiamato persista nel suo comportamento, ovvero, anche indipendentemente da precedenti richiami, ricorra ad oltraggi o a vie di fatto o faccia appello alla violenza o compia atti di particolare gravità, il Presidente, sentiti i Vice Presidenti, pronuncia nei suoi confronti la censura e può disporne l'esclusione dall'aula per il resto della seduta. Se il Consigliere si rifiuta di ottemperare all'invito di lasciare l'aula, il Presidente sospende la seduta e dà le istruzioni necessarie perché le sue disposizioni siano eseguite. Anche la censura può essere revocata udite le spiegazioni del Consigliere censurato".Il procedimento di censura adottato dal Presidente ci risulta alla lettura dei seguenti commi privo dell'iter procedurale richiesto e mancante delle stesse motivazioni che portano alla censura prima e all'allontanamento con la forza dopo. Se fossimo stati richiamati avremmo potuto dare spiegazioni, così come chiedevamo comunque già di fare. Così come la censura che prevede l'ascolto delle spiegazioni del Consigliere che non è stato possibile dare.Anche per questo, a seguito della comunicazione dei provvedimenti sanzionatori assunti, la tensione in aula è rimasta alta e il Presidente ha comunicato che avrebbe fatto allontanare i consiglieri censurati dall'aula chiedendo l'intervento della Polizia Municipale. Ordine poi dato immediatamente, senza anche qui la possibilità di chiedere e dare spiegazioni. Ricordiamo infatti che la Consigliera Nocentini richiedeva al Presidente del Consiglio con forza l'intervento dei Vigili Urbani in modo da allontanare i Consiglieri del centrodestra che cercavano di dare spiegazioni alla Presidenza del consiglio o di ciò che stava avvenendo. (Si veda anche registrazione del Consiglio comunale al punto 1.55.57). A seguire è stato lo stesso Presidente a chiedere ai Vigili: "di fare sgomberare l'aula" (si veda il punto 1.56.37).Nel momento in cui abbiamo visto i vigili dirigersi verso i nostri confronti per non lasciare traccia effettiva nella storia del consiglio comunale, che un Presidente del Consiglio si arroga il diritto di far allontanare con la forza i consiglieri di opposizione, abbiamo deciso noi di abbandonare l'aula in segno di protesta.Tutto ciò premesso e ricostruito chiediamo:Che non sia possibile interpretare il Regolamento del Consiglio con votazioni o "sentita" la conferenza dei capigruppo.Le scuse del Presidente del Consiglio verso il pubblico presente e allontanato.La revoca delle censure e dell'ordine di allontanamento con forza pubblica verso i consiglieri del centrodestra.I Capigruppo CDLPaolo AmatoRiccardo SarraMario RazzanelliFirenze, 27 settembre 2007»(fn)