"XXV edizione della Biennale dell'Antiquariato di Firenze". L'assessore Gori: "Un'occasione impedibile per ammirare un museo unico"
Quest'anno Firenze e la Biennale dell'Antiquariato festeggiano le nozze d'oro.50 anni di arte e di antiquariato per la XXV edizione della Biennale di Firenze, ospitata nella ormai tradizionale cornice di Palazzo Corsini, inaugurata stamani, con una particolare cerimonia che si è svolta nel Salone dei 500 di Palazzo Vecchio.L'assessore alle attività produttive ed al turismo, Silvano Gori, ha portato il saluto della città."La Biennale dell'Antiquariato si è consolidata come un appuntamento prestigioso ed un punto di riferimento irrinunciabile per i collezionisti e gli appassionati d'arte, in una città che dell'arte è sempre stata culla e fucina ha sottolineato l'assessore Gori . Espositori italiani e stranieri, ma prima di tutto appassionati collezionisti, ci regaleranno come sempre un'inebriante sintesi di quella che è la loro passione e la loro vita. Una mostra di altissimo livello per la qualità dei pezzi esposti, un vero e proprio museo. Un'occasione impedibile per poter ammirare manufatti unici che gli antiquari hanno raccolto con una sensibilità, intuizione, cultura, gusto e amore spesso frutto della tradizione familiare per una professione che nasce prima di tutto come passione".La Biennale dell'Antiquariato di Firenze si svolgerà a Palazzo Corsini dal 29 settembre fino al 7 ottobre. Quasi 100 espositori (80 italiani e 16 stranieri), uno stand collettivo cosicché possano partecipare (con due opere ciascuno) gli antiquari che non hanno ottenuto uno spazio proprio.Un'altra novità di questa edizione è rappresentata dalla presenza di due galleristi di livello internazionale che esporranno opere di arte moderna.Un'altra novità è rappresentata dal nuovo "Museo Luigi Bellini", poiché la collezione privata Luigi Bellini, con 11.000 pezzi, per volontà di suo figlio, diventa un'esposizione permanente aperta al pubblico, sempre sul Lungarno Sederini.Luigi Bellini è stato l'ideatore della Biennale dell'Antiquariato."Non dobbiamo dimenticare che attraverso la loro professione gli antiquari fanno commercio ma contemporaneamente sono custodi del patrimonio artistico, sono divulgatori di cultura e dell'amore per l'arte ha proseguito l'assessore Gori . Sono quindi una categoria di imprenditori di nicchia che si presentano col fascino della figura dell'antiquario nella propria bottega velata dal tempo ma che sanno scegliere il restauro corretto, affrontando ricerche storiche e artistiche dell'oggetto d'arte fornendo studi e documentazione, dando anche consigli sugli investimenti in opere d'arte"."D'altronde ha concluso l'assessore Gori , non dobbiamo mai dimenticare che tutti questi pezzi di particolare pregio, sono il frutto dell'abilità e del lavoro eseguito dai maestri artigiani di un tempo. I nostri incisori, doratori, intagliatori, cesellatori, rilegatori e, naturalmente, restauratori. Professionalità o eccellenze che tutto il mondo apprezza e ci «invidia» e che per qualità e tradizione non temono la concorrenza dei nuovi mercati. Anzi, in un mondo che si va sempre più globalizzando ed in cui la produzione industriale immette sul mercato grandi quantità di merce standardizzata, si assiste ad un fenomeno per cui sempre più persone sono attratte dalla ricerca del pezzo unico, di pregio, in controtendenza con l'uniformarsi dei gusti. Qui a Firenze alcune botteghe sono ancora oggi proprio lì, dove erano due o trecento anni fa, sempre defilate rispetto alle vetrine del «salotto buono» e dove la stessa passione guida ancora oggi mani sapienti e precise che nessuna tecnologia potrà mai sostituire. Salvaguardare questi mestieri, oltre ad essere condizione per difendere le nostre tradizioni e la nostra cultura, è condizione per poter garantire che l'artigianato artistico di oggi si trasformi in antiquariato di domani". (uc)Segue foto CGE