Il presidente Cruccolini risponde ad Amato (FI)
Questa la replica del presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini al capogruppo di Forza Italia, senatore Paolo Amato:«I capigruppo del centro destra nella conferenza di programmazione che precede il consiglio comunale avevano proposto loro di rinviare tutto al lunedì successivo, compreso il dibattito. Non comprendo quindi il perché ci si definisca "vittime" quando la scelta è stata consapevole e condivisa da tutto il centro destra.Ribadisco che, la conferenza di programmazione aveva deciso di anticipare la comunicazione del vicesindaco Matulli alla seduta del 24, per permettere ai consiglieri, ai gruppi, ai comitati dei cittadini di conoscere anticipatamente le proposte della Giunta e preparasi a controbattere di conseguenza.Il mio ruolo è quello di garantire lo svolgimento della seduta del consiglio comunale e questo ho cercato di fare, ho naturalmente bisogno della collaborazione di tutti i consiglieri.Quello che ricordo sempre ai colleghi consiglieri è che ci troviamo a Firenze e i cittadini si aspettano da noi un livello alto di dibattito sui problemi della città, magari aspro, ma rispettoso dei reciproci ruoli. Un esempio di quanto detto è il dibattito sul tema dei lavavetri che ha visto intervenire 28 consiglieri, oltre al sindaco, in un confronto di idee e posizioni alto, in un clima di completa tranquillità. Le mie dichiarazioni sulla censura non solo assolutamente né una minaccia né un'intimidazione ma soltanto una risposta alla domanda del giornalista che mi chiedeva cosa prevedesse il regolamento nel caso in cui, dopo la censura, i comportamenti e le situazioni problematiche avessero avuto un seguito.Auspicare la democrazia vuol dire anche favorirla attraverso il dibattito e il confronto delle idee, non esasperando i toni con linguaggi impropri (invettive e quant'altro) e comportamenti non consoni per il ruolo di un consigliere comunale (e chi era presente e chi ha potuto vedere i filmati si può render conto di quanto accaduto). Di forme per esprimere il proprio dissenso ce ne sono molte, quello che non è accettabile è di impedire lo svolgimento della seduta consiliare. Auspico e sono convinto che l'appello del prefetto al ritrovare il filo di un dialogo corretto e proficuo sia l'obiettivo di tutti, nell'interesse dei cittadini e della città».(fn)